Quarto giorno di incendio. Probabilmente si tratta dell'ultimo. I vigili del fuoco, impegnati da domenica scorsa, notte e giorno, nello stabilimento della Mecoris, azienda che si occupa di trattamento e smaltimento di rifiuti speciali, in via delle Centurie, stanno ultimando le operazioni di smassamento e spegnendo gli ultimi focolai.

Al termine della messa in sicurezza, i pompieri inizieranno a leggere i cosiddetti "segni di fuoco" e continueranno con tutti gli accertamenti per chiarire le cause del rogo. La procura, in attesa di conoscere la relazione dei vigili del fuoco per stabilire cause e natura dell'incendio, ha aperto un'inchiesta. Indagini affidate alla Squadra mobile e al Nipaaf dei carabinieri forestali.

Mentre per venerdì prossimo è stato convocato un tavolo in provincia dal consigliere Vincenzo Savo. Intanto anche ieri le polemiche e la preoccupazione dei cittadini, non solo di Frosinone, ma anche dei paesi limitrofi, hanno tenuto banco, soprattutto sui social. Molti hanno avvertito, soprattutto nelle ultime ore, un odore ancora più insistente rispetto ai giorni scorsi, in particolare nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio.

Inevitabili i disagi per le persone che si trovano poco distante dal sito aziendale. Gli studenti, i docenti e il personale dell'istituto superiore Bragaglia, hanno segnalato la difficoltà nello svolgere le attività, come ad esempio gli esami di maturità. Dopo le segnalazioni il sindaco Nicola Ottaviani ha disposto la chiusura della struttura fino al 3 luglio. I ragazzi sosterranno gli esami nel plesso Aldo Moro.

E sulla vicenda dell'incendio è intervenuto il senatore Massimo Ruspandini: «Credo che sulla questione ambientale della Valle del Sacco e sull'ultima ferita subita, sia importante che la gente protesti, che i partiti facciano la loro parte, così come i sindaci, gli amministratori (altre vittime del loro stesso impagabile impegno), la magistratura, le associazioni e tutti coloro che anche strumentalizzando, polemizzando, spesso sparando a zero, si indignano.

Questa nostra terra martoriata ha bisogno di tutti. I parlamentari faranno la loro parte. E, per quanto mi riguarda, la stanno facendo da un anno a questa parte. Avevo scelto il silenzio, stando comunque in stretto contatto con Ottaviani e tutti quelli che possono e devono essere informati o si stanno informando sui fatti. Abbiamo chiesto un incontro al ministro e sono in contatto diretto con i colleghi parlamentari della Lega e a breve ci sentiremo con i deputati locali dei 5 stelle. A breve incontrerò i sindaci della Valle del Sacco di destra, di sinistra e il presidente della provincia per provare insieme a coordinarci per mettere in campo una strategia comune non più rinviabile»