Una discarica abusiva "nata" su un terreno privato. Il proprietario la scopre, diffida il responsabile che a sua volta lo minaccia. E si apre una guerra di carte bollate. A carico del vicino "disordinato" è infatti in corso un processo davanti al giudice di pace di Cassino per invasione di terreno. Accusa a cui è stata affiancata anche quella di minaccia nei confronti del querelante.
A indicare la presenza di materiale di diverso tipo su una sua particella di terreno in via Melfi, a Pontecorvo, era stato il proprio il proprietario del fondo: nelle diverse diffide aveva chiaramente indicato la presenza di cataste di legna, breccia, materiale di risulta e persino la presenza di macchinari agricoli. «Materiale -sottolinea il proprietario- dal notevole potenziale inquinante».
Per questo motivo aveva invitato più e più volte il vicino di terreno a rimuovere tutto, adducendo come motivazione tra le altre cose il pericolo di staticità anche delle strutture presenti.
Ma, nonostante le diffide a sgomberare quell'area, nulla era mutato. E in questa guerra di carte bollate ci sarebbe finita stando sempre al querelante anche qualche minaccia, neppure troppo velata. La prossima udienza, sempre davanti al giudice di pace di Cassino, si terrà a settembre.