Colpo di scena nella morte dell'imprenditrice di Strangolagalli Rita De Vellis, 47 anni, deceduta il 12 novembre dello scorso anno, dopo essere stata travolta da un mezzo meccanico guidato da un suo socio, un cinquantenne di Caserta, già iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo.

I due erano soci in affari, ma sembra che stessero per dividere la società e non senza gravi contrasti. La donna stava lavorando in una masseria a Torremaggiore, in provincia di Foggia. Operava nel settore della raccolta della paglia e del fieno da destinare all'allevamento bovino. Ci sarebbero delle anomalie su cui gli inquirenti hanno da subito indagato. La procura della Repubblica di Foggia ha dato incarico ai carabinieri del Ris di Roma.

Il prossimo 28 giugno, vista l'importanza del caso, il pm sarà personalmente presente a Roma per una serie di accertamenti tecnici che dovranno chiarire l'esatta dinamica della vicenda, anche alla luce delle risultanze della perizia e di tutti gli elementi addotti dall'avvocato Giampiero Vellucci che rappresenta la madre, il marito e i tre figli dell'imprenditrice.

L'infortunio apparve subito strano ai familiari della donna che, sulla base di alcuni elementi, hanno immediatamente dato l'incarico all'avvocato Vellucci di esperire ogni indagine finalizzata a far emergere che forse non si è trattata di una disgrazia.

Il primo elemento: la donna era esperta del settore e non avrebbe mai dimenticato di tenere una distanza di sicurezza dal mezzo in movimento verso di lei in retromarcia. Secondo elemento: il mezzo andava a una velocità bassissima, aveva il dispositivo acustico e luminoso all'atto della retromarcia. Il secondo elemento: il luogo dove è avvenuto il fatto era molto ampio. Il terzo elemento: all'esito della perizia è stato individuato un colpo in testa incompatibile con lo schiacciamento del tronco. I familiari hanno evidenziato questo particolare con l'ausilio di un medico legale di parte. Chiesto anche di acquisire tutte le telefonate e messaggi intercorse tra la donna e il suo ex socio.

«Si tratta di una svolta - sottolinea l'avvocato Vellucci - Se fosse stato un normale infortunio sul lavoro la Procura di Foggia non avrebbe incaricato il Ris di Roma, ma la polizia giudiziaria del posto. Attendiamo con fiducia gli sviluppi degli eventi, perché la signora Rita De Vellis era una donna esperta nel settore e mai si sarebbe fatta travolgere da un mezzo in retromarcia a dieci chilometri orari. Il 28 giugno saremo presenti anche noi per seguire gli sviluppi delle indagini che, secondo me, iniziano proprio ora».