Un raggio di luce e di speranza per ilf uturo di Fca. Proprio in contemporanea con il licenziamento degli interinali dell'indotto e l'ondata estiva di cassa integrazione nel sito pedemontano, Pietro Gorlier responsabile di Fca in Europa fa sapere che resta confermato il piano di investimenti di 5 miliardi in Italia e quindi la produzione dei modelli ibridi nei vari stabilimenti del gruppo tra cui, appunto, quello di Cassino.

Addio fusione con Renault
Il capo dell'area Emea di Fca Pietro Gorlier, hanno riferito il Governatore del Piemonte Cirio e il sindaco di Torino Appendino, oltre a rassicurare sulle intenzioni del Gruppo italo-americano di proseguire nello sviluppo della mobilità elettrica e della guida autonoma, ha anche fornito alcuni aggiornamenti sul dialogo Fca-Renault relativo alla possibile fusione. Su quest'aspetto, il presidente della Regione Piemonte, ha dichiarato: «Gorlier ci ha spiegato che Fca avrebbe voluto l'accordo con Renault, ma ha trovato ostacoli in Francia più politici che industriali e oggi non ci sono le condizioni per procedere. La situazione è completamente ferma». La sindaca Appendino ha aggiunto: "La trattativa è chiusa, se dovesse succedere qualcosa verremo informati». Parole quelle di Gorlier che sembrano raffreddare gli entusiasmi di qualche giorno fa quando si vociferava di una riapertura imminente dei colloqui tra Fca e Renault». Ma nella riunione con gli amministratori piemontesi, Gorlier ha fornito rassicurazioni sulle intenzioni del gruppo di portare avanti un programma che dovrebbe consentire di raggiungere nel 2022 l'obiettivo della piena occupazione in tutti i siti produttivi. Gli investimenti permetteranno anche di accelerare la svolta elettrica della Fiat Chrysler con l'arrivo a Mirafiori della 500 elettrica.

Torna il Levantino Maserati
Per quanto riguarda Cassino Gorlier non ha parlato nello specifico del nuovo modello, ma le sue parole sono in forte contraddizione con quelle di Wester, capo della Maserati, che aveva chiuso all'ipo esi della produzione del Suv Maserati. Harald Wester in questi giorni è tornato sull'argomento. Ed ha spazzato ogni dubbio. Il manager rientrato sostiene che ora si deve «allargare la gamma dei modelli. A Maserati mancano una vera sportiva e un Suv di taglia grande. Con pochi modelli non si va da nessuna parte».Tradotto: il Suv ibrido della Maserati si farà

Preoccupano i tempi
Quello che Gorlier e Wester non specificano, sono i tempi. Ma intanto le parole di Gorlier appaiono rassicuranti: «Quanto agli altri stabilimenti italiani dice il gruppo ha sottolineato di aver avviato già da tempo le attività per installare le nuove piattaforme standard per le motorizzazioni elettriche e ibride». Verosimilmente il nuovo modello, così come le versioni ibride di Giulia e Stelvio, saranno però sul mercato non prima del 2021, quindi ancora un anno di calvario. Se dunque il presente è pessimo con buste paga decurtate dalla cassa integrazione e interinali dell'indotto che hanno perso il posto di lavoro a causa della scarsa quantità di commesse di Fca per le vendite a picco di Alfa Romeo il futuro si intravede un raggio di luce in fondo al tunnel. Che è ancora lungo da percorrere