Lunedì nella Sala della Ragione la presentazione ufficiale della "International Summer School" in "Historic Mansury Structures". In sintesi una full immersion tra i monumenti di Anagni promossa da importantissime università mondiali come quella di Salerno, di Roma Tre, la Universidad Politécnica de Madrid, il Massachussetts Institute of Technology, la Vrije Universiteit Brussel e l'ETH Zurich.

Come sarà il progetto
Oltre alle lezioni teoriche presso il Convitto nazionale "Principe di Piemonte", docenti e studenti saranno alle prese con studi sul campo in quattro siti della città di particolare interesse per gli studiosi di conservazione e riqualificazione di strutture storiche: le chiese di Sant'Agostino, San Lorenzo e San Pietro in Vineis, la ex scuola media "Giovanni Vinciguerra" a Sant'Angelo.

Ovviamente soddisfatto il Daniele Natalia. «È la prima volta che istituzioni culturali di così alto livello si rivolgono ad Anagni, ne vogliono osservare i monumenti, la eleggono a campo privilegiato di studi. Non è da tutti i giorni il fatto che università di questo calibro arrivino ad Anagni, già questo è un elemento fondamentale per costruire una rete tra comune ed enti formativi capaci di fare di Anagni il baricentro di attività importanti come quella in questione».

«Questa Summer School - prosegue - già importantissima di per sé, è solo la base di un progetto di più ampio respiro che vede Anagni coinvolta come protagonista. L'amministrazione si fa promotrice di un percorso di studio il cui obiettivo è il recupero dei monumenti e delle strutture storiche della nostra città. Studenti provenienti da tutto il mondo visiteranno le strutture selezionate per un approccio sul campo, fondamentale quando ci si occupa di strutture storiche».

«Voglio - conclude - inoltre fare i miei più sentiti ringraziamenti al prof. Angelillo, ai prof. Guerra e De Felice ed a tutto il corpo docente, al Convitto Nazionale "Principe di Piemonte" (Inps) per la cortese ospitalità data ai partecipanti ed un augurio di buona permanenza e buon lavoro agli studenti»