Un raggio di luce e di speranza per il futuro di Fca. Proprio in contemporanea con il licenziamento degli interinali dell'indotto e l'ondata estiva di cassa integrazione nel sito pedemontano, Gorlier fa sapere che resta confermato il piano di investimenti di 5 miliardi in Italia e quindi la produzione dei modelli ibridi nei vari stabilimenti del gruppo tra cui, appunto, quello di Cassino. A riferirlo è questa mattina l'autorevole rivista specializzata di motori, "Quattroruote". Si parte dall'accordo con Renault: "Ci è stato confermato, dice il sindaco di Torino Chiara Appendino, che l'accordo con la Renault al momento è sostanzialmente chiuso. Non ci sono orizzonti e se mai dovesse succedere qualcosa saremo informati".

Ma nella riunione con Appendino e il presidente della regione, Gorlier (responsabile di FCA in Italia) ha fornito rassicurazioni sulle intenzioni del gruppo di portare avanti un programma che dovrebbe consentire di raggiungere nel 2022 l'obiettivo della piena occupazione in tutti i siti produttivi. Gli investimenti permetteranno anche di accelerare la svolta elettrica della Fiat Chrysler con l'arrivo a Mirafiori della 500 elettrica. E Cassino? "Quanto agli altri stabilimenti italiani, riporta Quattroruote, il gruppo ha sottolineato di aver avviato già da tempo le attività per istallare le nuove piattaforme standard per le motorizzazioni elettriche e ibride. 

FCA, come dimostrato dalle recenti partnership con Enel X ed Engie, ha anche intenzione di sviluppare nuove soluzioni dedicate alla mobilità elettrica per sostenere la produzione e la commercializzazione dei suoi modelli elettrificati". Se dunque il presente è pessimo, per il futuro si intravede un raggio di luce. Significa infatti che un nuovo modello ibrido ci sarà anche per Cassino. Resta però l'incertezza se partirà già nel 2020 o nel 2021. Per questo martedì si riunirà la consulta dei sindaci: gli amministratori vogliono certezze da Fca e dal Governo