«Ho seguito con attenzione gli sviluppi relativi al tavolo convocato dai sindaci, chiaramente preoccupati dell'evolversi di una vicenda dai tratti drammatici. Come Regione siamo al loro fianco e proporremo nei lavori del consiglio una mozione in sostegno di questa battaglia che condividiamo nella maniera più assoluta». A parlare è il presidente del Consiglio regionale del Pd, Mauro Buschini, che mette nel mirino ancora una volta il provvedimento governativo dell'ecotassa.

Presidente Buschini, lei ha lanciato l'allarme sull'andamento del mercato delle auto italiano, qual è la situazione?
«Sono allarmato per l'occupazione, per il made in Italy che perde terreno e per le imprese dell'indotto che ovviamente sono legate all'andamento delle vendite e ancor prima della produzione. Il mio grido d'allarme è per questo, per le famiglie di lavoratori che entrano nel tunnel dell'angoscia per il futuro, anche per scelte di questo governo che ho criticato subito perchè fatte male e nel momento sbagliato. Può sembrare una polemica solo politica, ma i numeri chiariscono più di ogni riflessione di parte».

Quali numeri?
«Dall'introduzione dell'eco tassa, annunciata 8 mesi fa, le vendite delle auto in Italia sono state col segno negativo. Cioè da 8 mesi in Italia si registrano cali forti di vendite rispetto all'anno precedente. Un trend che non è cambiato nei primi mesi del 2019 purtroppo».

Tutta colpa dell'ecotassa?
«Vogliamo dire che è una coincidenza che subito dopo l'annuncio e quindi l'introduzione dell'ecotassa c'è stata una riduzione delle vendite? Incide l'incertezza economica, che sempre questo governo ha creato mi sembra. Ma lasciamo perdere la politica e rimaniamo ai numeri. Anche ad aprile 2019 la produzione, e qui penso a Fca e agli stabilimenti italiani in primis a Piedimonte San Germano, è calata del 22% rispetto allo stesso mese del 2018. Complessivamente, da gennaio ad aprile -19% della produzione. A maggio le immatricolazioni di Fca hanno subito un calo del 6%. Ripeto sono 8 mesi di rosso, di crisi che incide sue due elementi fondamentali, la vendita delle cosiddette parti e accessori e quindi dell'export».

Anche lì col segno negativo?
«I dati ufficiali dicono: vendita parti di auto -8,7%, vendita degli accessori -7,5%. A marzo 2019, per fare un esempio, l'export (pari a 2miliardi di euro) è diminuito del 5,4%, tenendo conto che esportiamo auto soprattutto negli Stati Uniti (17%) e poi in Francia e Germania il mio allarme è giustificato».

Teme per l'economia della provincia di Frosinone, per i lavoratori di Piedimonte San Germano?
«Certamente sì. Lo stabilimento e il suo indotto sono fondamentali per il Lazio, e il Paese, non soltanto per la provincia di Frosinone. Migliaia di persone, di lavoratori rappresentano la spina dorsale della nostra economia. La proroga della cassa integrazione a luglio è un segnale negativo. Fca deve mettere in atto il piano industriale e gli impegni presi».

Il Pd riesce ancora a parlare ai lavoratori?
«ll Pd è in fase di recupero, sta ricucendo con buona parte del Paese, non solo con chi entra in fabbrica e fa i turni. La guida di Nicola Zingaretti, che sostengo in questo percorso difficile, è senza dubbio inclusiva e come ha dimostrato già è aperta in modo assoluto al dialogo, al confronto e alla costruzione di un grande progetto interclassista. I tanti delusi del centrosinistra, trovano quindi un cammino che riprende per il Paese. I numeri negativi delle politiche, delle scelte di Lega e 5Stelle sono evidenti a tutti, poi certo sta al Pd e ai suoi esponenti parlare, spiegare e condividere sempre attenti al grido di dolore di chi è più fragile e non ha voce».