La crisi di Fca, a cascata, si riversa anche sull'indotto. Dopo lo sciopero di Fiome Uilm della scorsa settimana, ieri la Tiberina ha incontrato tutte le organizzazioni sindacali. Ha comunicato quello che si prevedeva e cioè che, viste le commesse di Fca quasi dimezzate rispetto a quelle che erano le previsioni, per i 18 interinali che hanno il contratto in scadenza entro il 31 luglio non c'è possibilità alcuna di poter fare un rinnovo. Allo stesso modo per i lavoratori che hanno contratti a tempo determinato con scadenza il prossimo 26 giugno, e che prestano servizio nell'azienda da quasi dieci anni, non ci sarà nessuna assunzione a tempo indeterminato ma solo un contratto tramite agenzia.

Le decisioni dell'azienda hanno spaccato il fronte sindacale. Da un parte Uilm e Fiom continuano a stare sulle barricate, seppur interrompendo lo sciopero che si protraeva dalla scorsa settimana, dall'altra si sono registrati toni più pacati da parte della Fim-Cisl e della Fismic, al momento appare dunque da escludere una nuova mobilitazione di massa con l'unità di tutte le sigle sindacali.

E per il futuro non si prospetta nulla di buono: in un mercato europeo dell'auto che torna timidamente a crescere, il gruppo Fca perde 8,3% rispetto allo scorso anno e ad incidere è soprattutto il dato di Alfa Romeo con un forte arretramento dei modelli Giulia e Stelvio prodotti a Cassino in calo del 43,5% a maggio e di quasi il 50% nei primi cinque mesi dell'anno.