Va avanti, tra pochi alti e molti bassi, l'intervento di restauro, consolidamento e ristrutturazione del paramento esterno del castello, progettato dopo il finanziamento concesso nel 2007 dalla Regione Lazio: poco più di 236.000 euro per i soli lavori. Nei giorni scorsi la giunta di Vicalvi ha rettificato la precedente delibera di giunta datata ottobre 2010: ci si è accorti infatti che il quadro tecnico economico redatto all'epoca presentava qualche imprecisione, per cui era necessario rimettere mano ai conti.

Nel frattempo quel po' di lavori eseguiti relativi all'intervento di restauro, consolidamento e risarcimento del paramento esterno del castello sono stati oggetto di critiche e polemiche da parte di alcuni cittadini che stigmatizzavano le opere fin lì eseguite, critiche prontamente rintuzzate dal primo cittadino di Vicalvi, Gabriele Ricciardi. Ci furono segnalazioni da parte di professionisti del settore che, era il settembre del 2016, lamentavano il fatto che durante i lavori era stato abbattuto un muro antico e per questo era stata interessata  con un esposto ad hoc la Soprintendenza per i beni architettonici di Roma e di Cassino.

Il sindaco replicava a stretto giro di posta chiarendo che quel muro non era tanto antico perché risalente al secondo dopoguerra. Ma la Soprintendenza bloccò i lavori e da allora è tutto fermo, mentre l'amministrazione attende di ottenere il nullaosta per la ripresa dei lavori. Anche perché i sopralluoghi dei tecnici hanno evidenziato alcune criticità in parte della struttura del castello, come dichiarato a suo tempo dal sindaco che parlò di «grave torsione di una torre», obbligandolo perciò a emanare un'ordinanza per la messa in sicurezza. Intanto l'intervento progettato e finanziato langue, mentre una volta terminato riporterebbe all'antico splendore le strutture e gli ambienti del castello per inserirlo nel carnet dell'offerta turistica vicalvese e della Valle di Comino.