La Regione Lazio blocca i lavori per la realizzazione di un centro di raccolta dei rifiuti differenziati in località San Paride. Un atto che è stato trasmesso dall'area tutela del territorio, direzione regionale lavori pubblici, stazione unica appaltante, risorse idriche e difesa del suolo, a seguito dell'esposto che è stato trasmesso dal comitato San Paride. Al centro del contendere c'è l'esposto che il presidente del comitato Vincenzo Folcarelli ha trasmesso lo scorso mese di maggio. Un documento con cui si segnalavano presunte irregolarità sui lavori che sono stati avviati in località San Paride per la costruzione di questo centro per la raccolta dei rifiuti differenziati.

Opera sulla quale già qualche mese fa il comitato era intervenuto sollevando perplessità e chiedendo chiarimenti. Ora, a seguito di quanto segnalato dal presidente Folcarelli, è intervenuta la Regione Lazio. La direzione regionale lavori pubblici, stazione unica appaltante, risorse idriche e difesa del suolo ha inviato una nota al Comune di Pontecorvo e al gruppo dei carabinieri forestali. Nello specifico la Regione ha sottolineato che "in riferimento all'esposto per la realizzazione di un centro per la raccolta dei rifiuti differenziati, si invita il Comune di Pontecorvo a rispondere a stretto giro puntualmente alle obiezioni sollevate dal signor Folcarelli. Parimenti, si chiede ai carabinieri forestali di Frosinone di attivarsi per quanto di competenza ed inoltrare i riscontri all'area scrivente.

All'amministrazione comunale di Pontecorvo si rammenta che l'area scrivente si è espressa con determinazione solo ai fini del nulla osta vincolo idrogeologico e che qualora l'area in oggetto debba essere sottoposta a variante urbanistica, sarà cura di codesta amministrazione comunale eseguire le dovute procedure. Nel frattempo dovrà essere sospesa qualsiasi azione realizzativa del centro, fino alla conclusione delle verifiche del caso". Un documento che viene accolto con soddisfazione dal presidente del comitato San Paride Vincenzo Folcarelli che ha affermato: «Avevamo ragione, nonostante siamo stati attaccati pesantemente come se noi avessimo voluto bloccare il progetto. Mi sono sempre battuto per la differenziata, per la legalità e per le cose giuste. Un Comune che fa un lavoro che poi viene bloccato penso sia anche molto grave».