È a Roccasecca che uno dei due "ladri di cultura", così come sono stati definiti dal comandate provinciale Ventriglia, viene bloccato dal Nucleo operativo e radiomobile (Norm) di Pontecorvo e arrestato. Mettere insieme tutti gli episodi, ben 103 quelli finora contestati a due napoletani di 25 e 40 anni, Salvatore Gatto e Ciro Cositore, è stato difficilissimo: i furti ai danni delle scuole, a cui è stato sottratto materiale informatico (tantissimi pc e un drone) hanno riguardato il Molise, il Lazio, la Puglia e la Campania. Almeno quattro i colpi a San Giorgio a Liri, diversi quelli commessi tra Cassino, Sant'Elia, Roccasecca, Pignataro e gran parte del Cassinate. Uno pure ad Alatri e uno nel Sorano.
Oltre a questi, una serie di furti ancora in fase di verifica. Il primo arresto, che ha permesso poi di dare un volto ai ladri seriali di pc, è avvenuto il 30 giugno del 2018 proprio a Roccasecca. I carabinieri di Venafro, in perfetta sinergia con cinque diverse legioni e altre forze dell'ordine, hanno così messo insieme una mole di dati impressionante. Fondamentale la collaborazione con le altre procure, soprattutto con quella di Cassino, e con i carabinieri di Pontecorvo. «Un lavoro certosino» come è stata definita l'indagine degli uomini del comandante della Compagnia di Venafro, il capitano Giacona, e del comandante provinciale, il tenente colonnello Ventriglia.
In base a quanto accertato dai militari, i due napoletani con l'aiuto di alcuni ricettatori, sottraevano alle scuole (utilizzando auto a noleggio) i pc in dotazione per poi rivenderli sul mercato nero. Oltre 350.000 euro il valore della refurtiva, compreso un drone (rubato sempre in una scuola) e il denaro dei distributori automatici, messi tutti ko. L'indagine non è affatto chiusa. Bloccati i "vertici", ora i militari sono a caccia delle differenti figure che potrebbero averli aiutati.