Vigili urbani condannati per colpa di una...processione. Tre agenti della Municipale sono finiti a processo per le celebrazioni pasquali del marzo del 2012. Ieri la sentenza di primo grado. Una vicenda che sette anni fa aveva fatto discutere e non poco tutta la comunità di Roccasecca. Secondo le ipotesi accusatorie, i tre vigili si sarebbero «indebitamente rifiutati di assicurare, in occasione della processione del Venerdì santo, che in parte si tiene anche in parte sulla Casilina, il servizio di polizia stradale e le attività di sicurezza e ordine pubblico benché partecipassero alla processione stessa come privati cittadini».

Per questo motivo il sindaco decise di impiegare dei volontari di protezione civile per poter garantire ai cittadini il servizio di sicurezza dovuto. Sarebbe stato a quel punto che i vigili urbani, con ampia documentazione, presentarono una informativa in procura e per conoscenza anche in prefettura in cui avrebbero accusato il sindaco di allora, il dottor Giovanni Giorgio (rappresentato in qualità di parte offesa dagli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola) e l'associazione di volontariato.

Il dottor Giorgio aveva, infatti, inviato al Comando della polizia locale la richiesta del parroco del paese per garantire la necessaria sicurezza ai partecipanti alla processione ma sulla base di rivendicazioni salariali relative al pagamento degli straordinari come ricostruito durante il processo dalle difese i vigili si erano rifiutati.

Il Comune di Roccasecca, nel procedimento che è seguito si è costituito parte civile dando mandato allo studio legale Salera. Gli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola hanno ottenuto la condanna dei tre esponenti della polizia locale (A.P., A.R., E.M.) a sei mesi di reclusione, pena sospesa, e all'interdizione dai pubblici uffici. Oltre al risarcimento del danno per il Comune da liquidarsi in separata sede.