Le strisce blu non si pagano più. La rima sicuramente piacerebbe agli automobilisti, ma forse questa sarà l'ultima estate in cui i sorani beneficeranno del perdurante "esonero" dal ticket per la sosta. È ormai da molto tempo, più di un anno, che sul territorio comunale il posteggio è di fatto libero. Le strisce a terra sono disegnate, la cartellonistica verticale non è stata coperta e le macchinette che erogano lo scontrino sono tutte spente, anche se qualcuna le monete ancora le prende.
Fatto sta che in questo anno e mezzo in cui sono rimasti fuori uso, i parchimetri hanno comunque raccolto dei soldi, quelli versati da chi non sapeva della sospensione del pagamento disposta dal Comune e ha continuato a infilare le monete negli apparecchi.

In molti si chiedono quanto denaro sia stato raccolto così in questi mesi e qual è l'uso che ne è stato fatto. Il sindaco Roberto De Donatis disse mesi fa che il ricavato sarebbe andato in beneficenza. E proprio dopo quell'impegno i sorani vogliono sapere quale cifra e a chi, secondo quale criterio sono stati devoluti questi soldi. Già ai tempi di Luigi Saltelli, l'amministratore della società Ambiente Surl dimessosi e non ancora rimpiazzato, il servizio di recupero del denaro nelle macchinette con annesso deposito in banca affidato alla municipalizzata fu interrotto semplicemente perché era scaduta la convenzione con il Comune.

Quindi non si pagano più le strisce blu non per tendere una mano a commercianti, cittadini e turisti, non per favorire le attività cittadine, ma perché i documenti sono da rifare e vanno anche messi a norma gli apparecchi; significa rottamare quelli attuali e acquistarne di nuovi in grado di consentire il pagamento anche con bancomat e carte di credito. I tempi, insomma, saranno ancora lunghi: c'è da fare una gara con le complesse procedure annesse, ma non c'è fretta e soprattutto nessuno di lamenta del ritardo. Almeno in questo caso. Non pagare la sosta fa piacere un po' a tutti.