Ancora nessuna autopsia sul corpo di Piero Pallagrosi e, risposte certe su cosa sia davvero accaduto al cinquantatreenne di Castelliri, tardano ad arrivare. Sarà proprio il corpo dell'operaio della Fca di Piedimonte San Germano a rivelare la verità su quella tragica giornata di martedì, 11 giugno, quando l'uomo ha interrotto il viaggio che l'avrebbe dovuto condurre a lavoro, andando invece incontro alla morte.

Un viaggio maledetto, iniziato di buon mattino: dopo aver preso l'autobus delle 04.40, infatti, Piero ha deciso di prenotare la fermata di via Napoli, ad Isola del Liri, dileguandosi tra le chiamate dei colleghi. Si è pensato di tutto e i familiari si sono rivolti persino alla nota trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli "Chi l'ha visto?" per raccogliere qualche informazione in più, finché una task force attivata appositamente per le sue ricerche non ha fatto la tragica scoperta. Unità cinofile, vigili del fuoco con squadre a piedi e sommozzatori, vigili urbani, protezione civile e Aves hanno lavorato incessantemente per ore, fianco a fianco, coordinati dagli uomini dell'Arma dei Carabinieri, fino a scovare purtroppo il cadavere del castellucciano. Era nel verde Liri, tra le campagne che si estendono nella zona compresa tra via Lungoliri Pirandello e via Napoli appunto: il corpo di Piero giaceva senza vita in un'ansa del fiume e, con lui, si sono spente anche tutte le speranze.

Ora, si attende per i funerali, che avverranno solo dopo che la salma verrà riconsegnata alla famiglia. Intanto, nell'attesa che vengano fissati, continua in paese lo stato di ansia per le sorti di un altro concittadino, Rocky Scappaticci, del quale non si hanno più notizie ormai da venti giorni. Le preghiere ora sono anche per lui, che per inseguire la vocazione creativa, ha viaggiato di città in città. Ora che di lui non si hanno più notizie, la mamma Ada e l'intero paese di Castelliri, si sono chiusi in un religioso silenzio, nella speranza che almeno questa vicenda si concluda bene.