Preoccupazione della Filctem Cgil per il futuro dei lavoratori della Henkel. I sindacati scendono in campo per i 140 lavoratori chiedendo rassicurazioni da parte del gruppo che in Italia opera su diversi settori e soprattutto nei detersivi, con due stabilimenti, quello ciociaro a Ferentino e quello a Lomazzo (CO). Nelle prossime settimane chiederanno un incontro al Ministero dello sviluppo economico per attivare un tavolo nazionale «a cui la Henkel dovrà necessariamente partecipare e dare evidenza di un piano industriale che metta al sicuro gli stabilimenti in Italia. Senza queste rassicurazioni il territorio manterrà una forte attenzione a quello che succederà a Ferentino, partendo già da subito nell'informare le istituzioni locali delle nostre preoccupazioni».

Con una nota a firma del segretario generale della Filctem Cgil, Sandro Chiarlitti, viene portata all'attenzione la preoccupazione dei sindacati. «Il gruppo Henkel è in una evidente crisi non dichiarata -si legge nella nota- Purtroppo la compressione dei volumi insieme a scelte commerciali sbagliate stanno indebolendo principalmente lo stabilimento di Ferentino. Quello che si vive dentro lo stabilimento è una forte preoccupazione da parte della Filctem Cgil, infatti la storia ha sempre collocato il sito tra i migliori, non dimenticando il territorio, che ha mostrato tutto l'interesse alla crescita consentendo sempre tutte le concessioni agli ampliamenti nella logistica. Tuttavia difendere questo pezzo di industria sarà un obbligo di tutti noi e le notizie poco chiare che agitano tutti i lavoratori sono il segnale di una crescente preoccupazione. Circa 140 lavoratori più un indotto consistente, stanno subendo un graduale sgretolamento industriale, dove gli investimenti sono solo legati alla sostituzione dell'uomo, perchè l'istallazione dei robot avrà solo questa finalità.L'organizzazione aziendale è basata sul governo delle emergenze e non su una logica di sviluppo per attirare nuove produzioni, che oggi in parte arrivano a Ferentino dalla Spagna».