Piove sul bagnato. Come se non bastasse già il continuo ricorso alla cassa integrazione e la mobilitazione nell'indotto, un'altra tegola si abbatte sullo stabilimento Fca e, di conseguenza, sull'intero territorio. Nella sostanza dei fatti non c'è più un nuovo modello in cantiere per la fabbrica ai piedi dell'Abbazia.

Mike Manley nel suo piano industriale aveva previsto per Cassino le varianti ibride di Giulia e Stelvio ma, soprattutto, la produzione di un nuovo Suv completamente ibrido a marchio Maserati. Ma ieri il numero uno del brand Harald Wester, tornato da poco alla guida del marchio italiano, come confermato da Autocar, ha dichiarato che "Maserati non realizzerà nuove entry level e per il futuro punterà su segmenti e fasce di prezzo più elevate".

La produzione del D-SUV di Maserati era prevista nel "Piano Italia" annunciato da Manley lo scorso novembre. I piani dell'azienda prevedevano, nei mesi scorsi, di realizzare il D-SUV nello stabilimento Alfa Romeo di Cassino dove viene realizzato l'Alfa Romeo Stelvio. Secondo i piani di FCA, il D-SUV Maserati sarebbe dovuto essere prodotto partendo dalla piattaforma Giorgio, la stessa utilizzata da Giulia e Stelvio. L'espansione della gamma Maserati procederà, quindi, verso l'alto e non verso il basso. La casa italiana dovrebbe presentare la nuova sportiva Maserati Alfieri, un progetto confermato per la fine 2020, che sarà prodotta nello stabilimento dell'azienda di Modena.

La Alfieri sarà realizzata sia in versione Coupé che in versione Spider andando, di fatto, a sostituire la GranTurismo e la GranCabrio". Il tutto è avvenuto in contemporanea con la crisi scoppiata alla Tiberina - dove questa mattina si è recato il neo sindaco Enzo Salera promettendo di convocare a breve la consulta dei sindaci - e alla vigilia dello sciopero unitario dei sindacati per il settore metalmeccanico in programma domani. Il neo segretario provinciale dell Cisl Capuano lancia il monito: "Qualora queste dichiarazioni fossero confermate dobbiamo agire come forze sociali e come territorio nel suo complesso per scongiurare questa catastrofe, perchè di catastrofe si tratterebbe qualora Cassino non avesse nuovi modelli.Tutto questo per noi è motivo di grande preoccupazione perché dobbiamo sostenere l'occupazione del settore automotive essendo uno dei principali poli occupazionali nella nostra Provincia".