Colpita all'addome e alla nuca dal figlio. Lei, una sessantenne, finisce in ospedale, lui un trentenne nel carcere di Frosinone, accusato di maltrattamenti in famiglia. Intervento tempestivo della polizia che ha evitato il peggio. Il fatto si è verificato nella notte tra lunedì e martedì, in un condominio a Corso Lazio, nella parte bassa del capoluogo. A finire nei guai, l'uomo, già noto alle forze dell'ordine per reati specifici e noto consumatore di sostanze stupefacenti. Molto probabilmente, proprio l'ennesima richiesta di denaro da parte del frusinate alla madre, ormai esasperata, ha scaturito il comportamento del figlio. Stando a una prima ricostruzione dell'accaduto, in preda a una vera e propria crisi di nervi, ha minacciato e aggredito la mamma.

I fatti
Gli uomini delle Volanti, coordinati dal commissario capo Flavio Genovesi, sono intervenuti in un appartamento di Corso Lazio dove un giovane stava aggredendo selvaggiamente la madre. L'uomo era già da tempo sotto la lente del reparto Volanti a margine del suo atteggiamento aggressivo e instabile. Tanto che, sempre stando alle accuse, già in diverse circostanze, gli agenti nelle recenti settimane erano dovuti intervenire tempestivamente per sedare il trentenne. Lo scenario che i poliziotti si sono trovati di fronte all'arrivo è stato piuttosto inquietante; la madre colpita all'addome e alla nuca.

Il trentenne è stato bloccato dagli agenti. Immediatamente soccorsa la donna. Per lei è stato necessario il trasferimento in ospedale per le cure del caso. È stata, quindi, accompagnata al pronto soccorso della struttura sanitaria del capoluogo "Fabrizio Spaziani". La prognosi per lei è di 15 giorni. Per il figlio, invece, si sono aperte le porte del carcere per maltrattamenti in famiglia.