Il cimitero sprofonda nell'incuria e le lamentele si sprecano. Soprattutto sui sui social network, dove si moltiplicati i post corredati dai commenti decisamente indignati dei visitatori, con tanto di foto eloquenti del degrado che avvolge il luogo sacro. E sul caso interviene duramente anche l'opposizione consiliare.

Già da alcuni giorni, i due addetti che fanno capo alla cooperativa che si occupa della manutenzione per conto del Comune sono oberati di lavoro. Devono intervenire un po' su tutto il territorio isolano rallentando così i lavori al camposanto di via Sant'Angelo.

Così i cittadini che si recano a far visita ai cari estinti si trovano davanti uno spettacolo davvero poco edificante: l'erba alta ha reso impraticabili i vialetti e, in certi punti, ha persino "colonizzato" le tombe dei defunti e la terra sbancata, derivante dai lavori di riesumazione delle salme, accatastata per diverso tempo sulle sepolture dei vicini trapassati.

Una situazione per cui si è mobilitato il consigliere d'opposizione Antonella Di Pucchio, che ha commentato lo spettacolo a cui ha assistito mentre cercava riscontro alle segnalazioni inviatele dai concittadini irritati: «Giunta nuova, problemi vecchi - dice l'esponente della minoranza consiliare - In molti, nei giorni scorsi, hanno lamentato le condizioni pietose in cui versa una parte del cimitero comunale.

Ho potuto personalmente constatare che in alcune zone del camposanto l'erba è particolarmente alta e non c'è rispetto del decoro nel luogo deputato, per antonomasia, a rivestire una sacralità indiscutibile e nel quale dovrebbero riposare in pace i nostri cari defunti. Attualmente, lo stato in cui versa è disdicevole, circostanza oltremodo inammissibile, per la quale l'amministrazione comunale deve immediatamente intervenire ripristinando l'ordine ed il giusto decoro».

Nessuna risposta al momento da parte del neoconsigliere delegato Elio Rotondi, fresco di nomina, che ha spiegato di non essersi ancora insediato. Si spera che lo faccia al più presto per affrontare e risolvere il problema