Dopo il congelamento delle cartelle "pazze" del consorzio di bonifica Valle del Liri - piovute su tutto il Cassinate nel mese di marzo - è il momento di fare i conti: quali sono i cittadini che devono pagare?

Per far luce sulla questione il sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, ha incontrato il commissario del consorzio per discutere, appunto, della legittimità o meno degli avvisi inoltrati ai proprietari dei "Fabbricati ubicati nei centri urbani allacciati in fogna". Dall'incontro è emerso che sono tenuti a pagare - oltre chi già lo faceva negli anni precedenti - coloro che sono proprietari di fabbricati ricadenti immediatamente fuori il centro urbano tra cui via Decorato, via Firenze, zona San Rocco Vallicella e quartiere Cimabue.

«Su questa questione è intervenuta la "Consulta dei Sindaci", la quale aveva chiesto al direttore regionale, Lasagna, di sospendere gli avvisi inviati ai proprietari di fabbricati ricadenti nei centri urbani in zone, i quali, allacciati da sempre in fogna, si vedevano recapitare anche il pagamento di tali avvisi. Il commissario - spiega Ferdinandi - ha sancito in modo inequivocabile che gli immobili ricadenti nel perimetro esterno al centro urbano, e nel nostro caso anche quelli in area C (Area in espansione) sono tenuti al pagamento del tributo di bonifica».

L'individuazione delle aree fa riferimento a una cartografia che il Comune nel 1999 approvò, insieme agli altri 44 Comuni facenti parte del Consorzio. «A nostro avviso - continua Ferdinandi - è necessario che venga rivista dalla Regione la convenzione con Acea, che ad oggi versa il tributo di bonifica solo per quegli immobili che ricadono nelle zone A e B (centro)».

Durante l'incontro il commissario ha garantito che il consorzio non emetterà alcuna cartella con ulteriore spese di notifica, ma provvederà a inviare una lettera di sollecito di pagamento bonario. Una vicenda sulla quale non bisogna abbassare la guardia. Il sindaco Ferdinandi si farà portavoce di questa priorità con i colleghi degli altri comuni: «Urge, dopo le elezioni di domenica, la convocazione della consulta dei sindaci per affrontare la problematica»