Prima le proteste, poi la violenza e l'arresto. Ma anche la droga e nuovi arresti. La questura di Frosinone ha dato un'ulteriore stretta allo spaccio di sostanze stupefacenti che, allo Scalo, vede tra i protagonisti anche richiedenti asilo. In questo caso provenienti da Alatri. Al tempo stesso gli agenti hanno frenato l'esuberanza di chi protestava, in viale Mazzini, per la riduzione della diaria.

La protesta
Ieri mattina davanti alla sede di Diaconia una quarantina di richiedenti asilo, in prevalenza nigeriani, ha manifestato per la riduzione della diaria. Di punto in bianco, gli stranieri si sono visti riconoscere il pocket money, ma non il food money. Le nuove norme in materia di accoglienza prevedono che ai profughi non vadano più i soldi per mangiare perché devono essere le cooperative, attraverso una rete di fornitori convenzionati, a provvedere ai bisogni alimentari.

La cosa non è gradita per cui i nigeriani hanno protestato sotto la sede di Diaconia, in viale Mazzini. Gli stranieri non avevano capito che la nuova norma non è stata voluta né dalla cooperativa né dalla prefettura. È quanto ha cercato di spiegare il dirigente dell'ufficio immigrazione Giuseppe Di Franco, intervenuto sul posto. I profughi volevano parlare con il prefetto, alla fine si è convenuto di accogliere una delegazione, ma i richiedenti asilo non si sono accordati in quanto volevano essere ricevuti tutti e non se n'è fatto niente.

A quel punto la polizia ha chiesto ai manifestanti di disperdersi. C'è stata un po' di resistenza, ma quando gli agenti hanno cominciato a chiedere i documenti, paventando il rischio di perdere i benefici dell'accoglienza, la protesta è rientrata. Tuttavia, verso le 15.20 un nigeriano di 23 anni è tornato alla carica. Ha messo a soqquadro i locali di Diaconia e, all'arrivo degli agenti delle volanti, li ha aggrediti. In due sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso. L'uomo è stato arrestato dagli uomini del commissario capo Flavio Genovesi: si tratta di un nigeriano domiciliato ad Alatri.

La droga
Come di Alatri sono i tre arrestati in occasione dei controlli contro lo spaccio allo Scalo. Le volanti hanno intensificato l'attività di prevenzione dei reati di droga e di furti e rapine commessi in zona Scalo da un gruppo di immigrati. Indagando, in modo più specifico sull'attività di spaccio, gli uomini del commissario capo Flavio Genovesi sono arrivati alle campagne di Alatri. Lì hanno effettuato una perquisizione alla ricerca della droga: nascosti nelle camere da letto, nella cucina e in altre pertinenze sono saltati fuori due etti di marijuana, suddivisi in otto panetti, nonché un bilancino di precisione. Secondo quanto accertato dagli agenti, la droga era pronta per essere spacciata l'altra sera sempre nell'area della stazione.

A quel punto la polizia ha deciso di arrestare tre richiedenti asilo nigeriani di 26, 29 e 30 anni domiciliati appunto ad Alatri. L'operazione segue a dieci giorni di distanza un'altra analoga nella quale due dei tre erano già stati arrestati per il possesso di tre etti di stupefacenti. In quell'occasione erano stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari.

Nell'ambito della stessa operazione, le volanti, in piazzale Pertini, hanno fermato un gambiano di 21 anni, sorpreso con otto grammi di stupefacente. In questo caso è scattata la segnalazione in prefettura in qualità di assuntore. Tra l'altro nel corso delle perquisizioni effettuate sono stati rinvenuti dagli agenti delle volanti otto telefonini nella disponibilità dei tre arrestati. Gli apparecchi, in quanto ritenuti di dubbia provenienza, sono stati sequestrati in vista di compiere ulteriori accertamenti. Dato che, nelle scorse settimane, si erano verificati dei furti con destrezza, i poliziotti cercano di capire se i cellulari siano il bottino di quelle azioni.

Restando in tema, sono stati interrogati i tre gambiani, arrestati in questo caso dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di essere gli autori di quattro rapine commesse sempre in zona Scalo. I tre, difesi dall'avvocato Giovanni Minotti, attualmente detenuti in carcere, hanno provato a discolparsi.

Ieri pomeriggio, infine, nuovi controlli allo Scalo con la presenza di volanti, dell'ufficio immigrazione, della scientifica, della polizia stradale e di una squadra di cinofili di Nettuno. Passati al setaccio i piazzali Kambo e Pertini. Sono stati controllati 43 cittadini extracomunitari al fine di verificarne la titolarità a soggiornare in Italia. Sequestrati pure 15 grammi di marijuana.