Ancora un calo delle immatricolazioni per il mercato dell'auto e ancor più per il gruppo Fca e per il marchio Alfa Romeo. Andiamo con ordine: a maggio sono state immatricolate in Italia circa 197.000 vetture, l'1,2% rispetto allo stesso mese di un anno fa. In tale contesto il gruppo Fca ancora una volta ha fatto peggio del mercato: con circa 52.000 vetture immatricolate il calo complessivo del gruppo e del 6,1%.

Ma ad incidere, e molto, sono soprattutto i numeri che arrivano da Cassino, quelli cioè relativi a Giulia, Stelvio e Giulietta. Continua difatti il periodo nero per Alfa Romeo. Il marchio come ben sottolinea anche "Club Alfa" «sta registrando risultati di vendita decisamente negativi in tutti i principali mercati internazionali. Dopo aver visto il forte calo di vendite registrato negli USA, è tempo di concentrarsi sulle vendite di Alfa Romeo in Italia. I dati ufficiali appena diffusi confermano un nuovo crollo delle vendite di Alfa Romeo che, per il nono mese consecutivo, fa segnare un calo in doppia cifra delle vendite sul mercato italiano. A maggio, infatti, la casa italiana ha venduto appena 2.348 unità registrando un calo del 51%rispetto ai risultati ottenuti nel corso del mese di maggio dello scorso anno. Per Alfa Romeo, la quota di mercato passa così da 2.4% a 1,19%.

Nel parziale annuo, ovvero nel periodo compreso tra gennaio e maggio, Alfa Romeo ha venduto un totale di 11.846 unità in Italia. In questo caso, rispetto allo scorso anno si registra un calo percentuale del 49.8% con una quota di mercato che passa dal 2,5% ad appena 1.3%. In termini di calo percentuale, il risultato ottenuto da Alfa Romeo è il peggiore tra tutti i marchi presenti sul mercato italiano (solo Infiniti, che sta uscendo dal mercato europeo e vende poche decine di unità , fa segnare un calo peggiore)». Il punto debole, come detto, riguarda soprattutto le vetture prodotte nello stabilimento di Cassino. Anche perché nei primi cinque mesi dell'anno, a causa degli scarsi ordinativi c'è stata una valanga di cassa integrazione.
Altra cig è in programma nel mese di giugno e fino al 12 luglio: poi, dalla metà di luglio in poi, e fino al mese di settembre, si prevede che ci possa essere un lungo stop con una chiusura prolungata tra ferie e cassa integrazione. Gli operai sono preoccupati in quanto a causa del continuo ricorso agli ammortizzatori sociali le buste paga sono sempre più decurtate con stipendi che quasi mai superano i mille euro al mese.