«Siamo esasperati, non sappiamo più cosa fare». Ci accolgono con queste parole i residenti della strada che si trova accanto all'istituto del Sacro Cuore di Pontecorvo che chiedono interventi risolutivi da parte dell'amministrazione comunale. Ma cosa è successo? Per capire la situazione bisogna fare un passo indietro.
In quella zona ci sono diverse abitazioni, tra loro è rimasto un terreno incolto. Una zona dove sono cresciuti rovi, sterpaglie e arbusti. Una situazione di totale degrado che genera moltissimi problemi dovuti alla paura di incendi, ma anche dalla presenza di numerosi animali che d'estate fanno capolino proprio nelle abitazioni dei pontecorvesi.
«Non si riesce a capire di chi sia la responsabilità – ha affermato una delle residenti – Abbiamo già chiesto diverse volte al Comune di procedere con una pulizia.Io ho rovi che entrano dentro la mia abitazione e non so più come fare». La situazione di difficoltà che si trovano a vivere i residenti è stata segnalata in più occasioni al Palazzo municipale chiedendo interventi. E, occorre sottolinearlo, l'ultima operazione di pulizia c'è stata due anni fa. «Da quel momento non è successo più nulla – prosegue la signora – Nessuno ha proceduto a pulire e la situazione è tornata ancora una volta a uno stato precario». Una difficoltà che vivono tutti i residenti, basta spostarsi nella casa successiva per sentire un ulteriore racconto: «D'estate qui viviamo nel terrore di un incendio. Questi rovi si seccano e diventano un "combustibile" naturale. Proprio qui passano anche i cavi dell'alta tensione, noi ci abitiamo e siamo circondati da questa incuria. Abbiamo molta paura».
A ciò si aggiunge anche l'arrivo di "ospiti indesiderati": «Con tutto questo degrado che c'è qui in zona è chiaro che proliferano animali di ogni tipo. E, a volte, questi li ritroviamo anche nelle nostre case». La richiesta degli abitanti è unanime: «Non sappiamo se questo terreno sia di proprietà pubblica o di privati, l'unica cosa che chiediamo è che il Comune intervenga per risolvere il problema. Imponendo la pulizia o procedendo loro stessi. Noi non possiamo più sostenere questa situazione».