Oggi tutti i riflettori sono puntati sulla Francia per saper se ci sarà il via libera alle nozze Fca-renault oppure se la fusione tra i due gruppi automobilistici è destinata a tramontare. Ma anche nel caso in cui si venisse a creare questo mega gruppo, che nel caso di partecipazione di Nissan diventerebbe il più grande al mondo, i due celebri marchi italiani continuerebbero ad essere prodotti solo ed esclusivamente in Italia.

L'italianità di Alfa Romeo e Maserati viene considerata come un valore fondamentale e che dunque va salvaguardato. Questi due marchi dunque secondo quanto si apprende continueranno insieme a Ferrari ad essere l'emblema del made in Italy nel settore automotive. Per questo lo stabilimento di Cassino che produce tre vetture a marchio Alfa Giulia, Giulietta e Stelvio e che presto dovrebbe vedere sulle linee anche un Suv ibrido della Maserati, può trarre solo benefici dall'operazione. Non si intravede assolutamente il rischio di perdita di posti di lavoro, anzi le opportunità potrebbero essere maggiori rispetto ai rischi. I due marchi quindi al pari di tutti gli altri brand che fanno parte del gruppo Fiat Chrysler Automobiles potrebbero beneficiare della fusione. Questo in quanto grazie ad una riduzione dei costi di circa 5 miliardi di euro, la nuova società potrebbe avere la forza di espandere la gamma dei propri marchi in maniera assai più ampia di quanto non possa avvenire in questo momento.

Tuttavia non essendoci ancora nulla di ufficiale i sindacati restano cauti e non si sbilanciano. Per ora a Cassino l'unica certezza è la pesante ondata di cassa integrazione. E trapela anche un'altra notizia che potrebbe far aumentare ancora di più il ricorso agli ammortizzatori sociali, in quanto le varianti ibride di Giulia e Stelvio previste per fine 2019 inizio 2020 potrebbero slittare di un anno. Le versioni ibride di Giulia e Stelvio sono, di fatto, le principali novità della gamma dei due modelli per i prossimi anni, ma i lavori di adeguamento dello stabilimento di Cassino, necessari per avviare la produzione delle versioni elettrificate dei due modelli Alfa Romeo, partiranno infatti soltanto nel corso del 2020. Di conseguenza, l'effettivo lancio commerciale di Giulia e Stelvio in versione plug-in hybrid potrebbe essere fissato soltanto per il 2021. A meno di improbabili sorprese, sarà, quindi, necessario attendere circa due anni per registrare l'attesa espansione della gamma di Giulia e Stelvio con il debutto delle nuove versioni ibride che, a conti fatti, potrebbero non essere le prime Alfa Romeo ibride ad arrivare sul mercato.