Certosa di Trisulti: non solo l'avvio dell'iter amministrativo, da parte del ministero, per la revoca della concessione alla "Dignitatis Humanae Institute", ora a far rumore è anche il procedimento giudiziario, visto che la procura di Frosinone ha aperto un fascicolo. Una gestione che sta diventando un intrigo a tutti gli effetti. E una storia che porta il sindaco di Collepardo a intervenire a tutto campo ripercorrendo le varie fasi della procedura. E non mancano stilettate.
«Io e la mia amministrazione –sottolinea Bussiglieri – abbiamo sempre sostenuto che si doveva seguire la strada della legalità sia nella fase di aggiudicazione del bando che in quella esecutiva esecuzione. Al di là della questione politica o ideologicaper noi l'aspetto più importante è sempre stato questo, fermo restando che la competenza era ed è del Mibac.
Una cosa voglio puntualizzarla, però – prosegue il sindaco –Noi lamentiamo il fatto che non siamo stati mai convocati essendo il comune dove si trova la certosa. Si parla tanto di collaborazione tra Stato centrale e autonomie e invece si va nella direzione opposta. Anche Mattarella nel discorso del 2 giugno ha ricordato questo aspetto. Ricordo infatti che in merito al bando di gara per avere informazioni abbiamo dovuto fare un accesso agli atti».
Poi uno sguardo al futuro. «Siamo preoccupati per le sorti della certosa perché si stanno procurando dei danni al territorio. Se tutto si fosse svolto in maniera più celere a questo punto non ci saremmo arrivati. Speriamo che i tempi siano veloci, anche perché è iniziato un iter di revoca e con i ricorsi preannunciati chissà quanto tempo dovremo attendere per avere la parola fine. Con il timore che tutto resti fermo, in particolare gli investimenti che "DHI" ave va promesso alla certosa. Sentiremo gli attuali gestori per sapere cosa intendono fare».