Più giorni di prognosi dopo un incidente con l'auspicio che la pratica fosse poi affidata a un amico avvocato: è questa l'ipotesi contestata a un medico di Pontecorvo, al quale è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini per un'ipotesi di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità (ex concussione).

A far finire il lavoro del camice bianco sotto la lente è stata una denuncia presentata da un paziente per fatti del 2013. L'uomo ha infatti riferito all'autorità inquirente che il medico pontecorvese lo avrebbe indotto a promettergli di far seguire la pratica del sinistro (poiché si trattava di un incidente stradale) a un legale di fiducia in cambio della certificazione di un numero di giorni di prognosi più alto rispetto al dovuto abusando così, sempre secondo l'accusa, dei suoi poteri cerificativi.

Cosa che poi non si sarebbe verificata perché la parte offesa non avrebbe proseguito in tale direzione. In sostanza, il paziente avrebbe accusato il medico di aver abusato dei suoi poteri per facilitare il lavoro di un amico avvocato del quale gli avrebbe addirittura fornito un bigliettino da visita: una situazione, quella risalente a sei anni fa, che andrebbe a costituire un reato punibile con la reclusione fino a tre anni.

Indagini chiuse
Le contestazioni sono molto gravi: per l'impianto accusatorio il professionista avrebbe tentato di abusare del suo potere e della sua autorità per ottenere un beneficio per altri. Cosa che non sarebbe avvenuta, come accertato dalla procura, perché il paziente non avrebbe dato alcun seguito alla richiesta avanzata.

Ora l'inchiesta è chiusa e il medico della città fluviale ha (come previsto dalla legge) venti giorni di tempo per produrre memorie, chiedere di essere ascoltato o depositare documentazione che attesti la sua non colpevolezza in merito alle contestazioni avanzate.
Oppure sarà sua facoltà - qualora fosse possibile in relazione al reato ipotizzato - chiedere al giudice delle indagini preliminari di sospendere il procedimento con messa alla prova: in caso di esito positivo del suo superamento, ciò vedrebbe l'estinzione del reato.