Una lettera anonima. Affissa alla vecchia e desueta cabina telefonica della Telecom in via Verdi. Un contenuto pesante, carico di denigrazione e insulti per Niki Dragonetti a capo di una lista nell'ultima competizione. Gli dedicano una "breve poesia" e gli indicano il fatto che ancora una volta non sia riuscito a conquistare uno scranno da consigliere comunale. Nel corpo del testo bruttissime considerazioni riferite al suo impegno politico e con un augurio finale fuori da ogni possibilità di contegno verbale, figuriamoci di dialettica.

Immediata la chiamata ai carabinieri e la conseguente denuncia in caserma. Più una divulgazione social dell'accaduto con foto a corredo e risposta alla terribile provocazione. Si è scatenata una autentica gara di solidarietà per Niki Dragonetti da tutte le parti politiche e non solo. Un coro unanime di condanna articolato con formule che hanno mandato messaggi precisi a chi usa questi mezzucci per distruggere un avversario politico o per mandare segnali di disapprovazione valicando i confini del lecito e della civiltà..