Lavoro nero sotto la lente, attività sospesa e denunce. I carabinieri della Compagnia di Cassino - Stazione di Cervaro - hanno intensificato i controlli su tutto il territorio per combattere il cosiddetto "lavoro sommerso". E hanno individuato un autolavaggio sulla Casilina risultato non a norma, con lavoratori non in regola e uno addirittura sottoposto a obbligo di dimora a Cassino ma impegnato nell'attività in questione a Cervaro.

I riscontri, posti in essere dai militari agli ordini del capitano Ivan Mastromanno, hanno permesso di accertare che nel frequentato autolavaggio ben tre dei lavoratori impegnati nelle attività di pulizia e lavaggio auto non fossero affatto a norma.

In particolare, un ventiquattrenne, già noto per reati in materia di estorsione e stupefacenti, che risultava sottoposto alla misura di obbligo di dimora nel Comune di residenza (Cassino), si era allontanato senza alcuna autorizzazione e - anzi - all'arrivo dei militari era intento a lavare le vetture insieme ad altri due lavoratori non in regola.

Nei suoi confronti è scattata la denuncia per inosservanza ai provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Il titolare, un ventinovenne già noto per rissa, è finito invece nei guai per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.