Lei lo rifiuta, lui la tampina. E confida a un amico, racconta la donna, di aver addirittura intenzione di comprare una pistola per vendicarsi. Ora rischia il processo.

È stata fissata al prossimo 18 giugno l'udienza preliminare nei confronti di un operaio di 46 anni di Pontecorvo chiamato a rispondere di atti persecutori nei confronti della ex convivente. In base alle accuse mosse dalla stessa, l'uomo avrebbe cercato in ogni modo di salvare anzi far ripartire la relazione sentimentale con lei, dopo la rottura. E in questi tentativi costanti, sempre in base alle accuse, avrebbe adottato una serie di comportamenti cosiddetti "persecutori" che l'avrebbero spinta prima ad allontanarsi dal Cassinate.
Poi a sporgere denuncia.

A far scattare l'allerta, la confidenza di un amico in comune: sarebbe stato quest'ultimo a rivelarle l'intenzione del quarantaseienne di voler acquistare addirittura una pistola per vendicarsi.
La donna, che già aveva riferito di essere stata seguita e bersagliata da messaggi ossessivi, ha rotto ogni indugio e ha denunciato l'uomo.
Che nega ogni forma di atti persecutori a carico della ex.
Assistito dall'avvocato Michele Notaro, dovrà comparire il prossimo 18 giugno davanti al gup, data in cui si deciderà per un rinvio a giudizio o per un proscioglimento