Era il 1970 quando Adriano Celentano e Claudia Mori vincevano il festival di Sanremo con la canzone "Chi non lavora non fa l'amo re", il cannibale Eddy Merckx vinceva il Giro d'Italia e il Tour de France, il Cagliari trascinato da Gigi Riva vinceva il campionato di Serie A e un giovane Bernardo Donfrancesco varcava per la prima volta le porte del Comune di Colfelice. Dopo 49 anni, a vincere il Festival di Sanremo è Mahmood con "Soldi", la Juventus domina la Serie A e il professore Donfrancesco indossa per la decima volta la fascia tricolore del comune colfelicese.

È il sindaco dei record. Donfrancesco classe 1939, professore di inglese e preside in vari licei, ultimo il "Turriziani" di Frosinone è stato riconfermato alla guida del municipio per il terzo mandato consecutivo con il 94.96% dei voti. La storica lista civica "Grappolo d'uva e due spighe di grano" ha raccolto ben 1.169 voti su 1.276 votanti. Solo 62 i voti raccolti dalla lista "Insieme con i cittadini" dello sfidante Oscar D'Agostino, alla sua prima candidatura a Colfelice. Per l'ennesima volta è stato un plebiscito.

Donfrancesco è stato eletto per la prima volta sindaco nel 1970 ed è rimasto alla guida del paese fino al 2004. Nel quinquennio successivo ha ricoperto il ruolo da assessore alla Cultura, per poi essere rieletto primo cittadino nel 2009 fino alla riconferma di domenica. Non si è mai candidato alle elezioni provinciali o regionali per dedicarsi solo suo paese.

«Un risultato di ampia soddisfazione soprattutto per i cittadini che continuano a votare la mia lista e a votarmi come sindaco -le parole a caldo di Donfrancesco dopo la riconferma- È la vittoria della popolazione di Colfelice che è sempre stata accanto all'amministrazione comunale e che ha voluto la mia candidatura ripetuta di volta in volta. È un lavoro di squadra, il lavoro maggiore è stato svolto da tutti i candidati della mia lista: dal primo all'ultimo tutti impegnati a difendere i valori di questa cittadina. Un lavoro svolto per tanti anni nell'interesse esclusivo per il paese e della cittadinanza».

Un impegno nei confronti del paese e della comunità di Colfelice che per 49 anni si è sempre rinnovato pur nelle difficoltà che si vivono quotidianamente a fronte delle sempre più esigue risorse destinate ai comuni e di una crisi sociale diffusa. «Io vivo insieme ai miei concittadini, soprattutto in mezzo ai giovani -ha aggiunto il primo cittadino- E i giovani, come quelli più in avanti con l'età, che soffrono le attuali situazioni di lavoro, meritano attenzione. Quindi l'impegno anche per il futuro da parte di questa rinnovata amministrazione sarà quello di difendere le ragioni di tutti, ma soprattutto per le giovani generazioni per evitare che esse debbano soffrire quanto hanno sofferto in un passato molto lontano dai loro progenitori costretti anche all'emigrazione.
Tutto ciò non fa che spingere la nuova amministrazione a un impegno costante e quotidiano».