Credeva di essere in pericolo di vita. Che alcuni esponenti di una famiglia rom fossero pronti a picchiarlo, ma che sarebbe stato "salvato" da quello che pensava fosse un amico e che gli aveva riferito, però, che per non rischiare avrebbe dovuto consegnare 2.500 euro in contanti. Spaventato e intimorito dalle possibili ritorsioni, la vittima, uno studente universitario di Atina, di 25 anni ha ceduto. Ma era tutto frutto della fantasia e del piano architettato da un diciannovenne di Picinisco, Tommaso Minchella, arrestato dai carabinieri per estorsione aggravata continua. Per il venticinquenne è finito, così, un incubo iniziato a marzo scorso.

Fondamentale la denuncia presentata ai militari che hanno subito avviato le indagini. La notte tra sabato e domenica, vicino al piazzale antistante il Bowling di Atina, l'estorsore è stato smascherato. È stato sorpreso dagli uomini dell'Arma mentre si faceva consegnare dal venticinquenne una busta con 4.000 euro. Per lui la misura degli arresti domiciliari.

Aveva fatto credere a un ragazzo dal carattere fragile che alcuni rom lo avevano preso di mira, che volevano fargli del male. E che per la sua vita avrebbe dovuto consegnare i soldi. Il ragazzo, intimorito e facilmente influenzabile ha consegnato subito l'intera somma richiesta, 2.500 euro. Pensava fosse terminato l'incubo, invece le telefonate, i messaggi, con cui il diciannovenne lo teneva informato su possibili nuove minacce e paventando ancora il rischio per la sua incolumità e di ulteriori somme che sarebbero state chieste, sono proseguite, e sempre più insistenti.

Tant'è che lo studente universitario aveva cambiato anche le sue abitudini di vita, tanto da destare sospetto anche nei familiari. Il venticinquenne si è confidato, quindi, con la famiglia che lo ha convinto a denunciare. L'altra notte Minchella ha raggiunto il piazzale vicino al bowling di Atina per farsi consegnare ulteriore denaro dal ragazzo. Ma appena ha preso tra le mani la busta con 4.000 euro in contanti, è stato fermato dai carabinieri di Picinisco, unitamente ai colleghi di Atina.