Lavoratore in nero, attività commerciale sospesa e multa per il titolare. I controlli dei militari e dell'Ispettorato hanno portato alla sospensione di un locale sanzionato con 3.800 euro di multa. Lavoro in nero, locali passati al setaccio. Le ispezioni dei militari e del nucleo ispettorato del lavoro sono state eseguite nei giorni scorsi in diverse attività commerciali del territorio. In un locale in particolare sono emerse alcune irregolarità. I militari hanno infatti scovato dopo opportune verifiche la presenza di un lavoratore in nero.

Il dipendente era privo di un qualunque rapporto di lavoro con il titolare del locale che ha avuto l'attività sospesa e per riaprire dovrà pagare una sanzione di 3.800 euro e regolarizzare la posizione contrattuale e contributiva del lavoratore in nero. Ha 60 giorni di tempo per mettersi in regola. In teoria le sanzioni potrebbero essere anche più alte: la norma parla di una multa che va dai 1.950 ai 15.600 euro per chi incorre nella sospensione. Se il gestore riconosce la colpa, può cavarsela pagando il doppio del minimo o un terzo del massimo. In questo caso, la soluzione più conveniente è la prima: 3.800euro. In caso contrario si va allo scontro legale e la somma da pagare, rischia di lievitare ancora.