Auto precipitata nel Sacco, si indaghi per altri 120 giorni. È quanto ha deciso il gip del tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante che ha accolto l'opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dai legali dei figli delle vittime, Umberto Patriarca, 75 anni, e Anna Minchella, 68, entrambi di Ceprano. La coppia finì con l'auto nel fiume dopo aver sfondato un parapetto nel preciso punto in cui questo era stato sostituito con delle tavole di legno. Successe il 1° maggio dell'anno scorso e per Umberto e Anna, inghiottiti dalle acque, non ci fu nulla da fare.

Per l'incidente la procura aveva chiesto al gip l'archiviazione non ravvisando responsabilità di terzi. Tuttavia, il gip, sciogliendo la riserva dell'udienza del 22 febbraio nella quale si era discussa l'opposizione formulata dagli avvocati Floriana Viselli e Marta Polselli, ha stabilito che si deve andare avanti nella ricerca di un responsabile. L'obiettivo delle nuove indagini è individuare eventuali responsabilità sotto il profilo dell'omessa manutenzione del tratto di strada interessato dal tragico incidente. Sono state accolte in alcuni punti le osservazioni proposte dai legali dei Patriarca. Finora gli accertamenti sono stati condotti contro ignoti, ragion per cui ora andrà individuata una figura che aveva