Riflettori accesi sul problema occupazione. Così nel Lazio, come in provincia di Frosinone. A certificare una situazione complicata è il rapporto formulato dalla Uil Lazio ed Eures.
In questo si evidenzia che, in regione, «aumenta la disoccupazione. Nel 2018, infatti, il numero è cresciuto di 15.000 unità rispetto al 2017 sfiorando il valore di 300.000 (il 10,8% del totale nazionale, pari a circa 2,75 milioni)».

E a farne le spese, spiegano nell'indagine, «soprattutto il terziario (-0,3% nell'ultimo anno) e il lavoro autonomo che nell'ultimo quinquennio cala del 7,4% nel Lazio (-3,3% in Italia)».
Relativamente all'analisi di genere, invece, il rapporto evidenzia «un leggero miglioramento del tasso di occupazione femminile (dal 52,9% al 53,1%), continuando tuttavia a segnare uno scarto di quasi 16 punti rispetto a quello maschile: differenziale che raggiunge i 27,1 punti a Latina e i 23,5 punti a Frosinone, province in cui l'indice di occupazione femminile è basso, risultando pari al 39% a Latina e al 37% in Ciociaria».

Sul tema occupazione è intervenuto Oreste Della Posta (segretario regionale Pci). Asserisce che «nell'ultimo anno si sono persi 4.000 posti di lavoro» sottolineando poi che «i settori traino della provincia sono il farmaceutico e il metalmeccanico. Il primo offre risvolti occupazionali bassi perché essendo ad alta incidenza tecnologica richiede poca manodopera. A ciò si aggiunga che, in futuro, a causa della robotizzazione, informatizzazione e digitalizzazione saranno espulsi sempre più lavoratori dal ciclo produttivo. Per il metalmeccanico del Cassinate la recessione si è fatta sentire». Pone l'accento su Alfa Romea Alfa Romeo che «ha venduto sul mercato italiano 9.493 unità contro le 18.000 dell'anno precedente. Inoltre sta diminuendo il numero dei dipendenti attivi». E annuncia che «Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di unirsi per una giornata di sciopero il 14 giugno affinché il governo e il sistema delle imprese chiarisca cosa intende fare in termini di piani per lo sviluppo industriale».

È intervenuto anche Gianluca Quadrini, consigliere provinciale. «Per far crescere l'occupazione occorre semplificare il nostro mercato del lavoro e incrementare le politiche attive. Fondamentale è la formazione permanente dei lavoratori. Per il rilancio e la reindustrializzazione del territorio bisogna anche intervenire sull'adeguamento e messa in sicurezza delle infrastrutture. Ci batteremo affinché prevalga una logica di lungimiranza che possa rimettere al centro i giovani e il lavoro».