Pensava di averla fatta franca ma dopo pochi giorni è stato individuato dalla polizia locale grazie all'indagine coordinata direttamente dal maggiore Dino Padovani. E si è capito perché si era dato alla fuga dopo aver tamponato una Lancia Y parcheggiata lungo via Circonvallazione Portadini, strada che costeggia il centro storico. Il motivo era che il trentenne alla guida della sua Smart non aveva la patente, visto che gli era stata revocata.

Il fatto e la cronaca
Il 9 maggio una donna residente nella zona esce di casa ma trova la sua Lancia Y danneggiata nella parte anteriore e spostata di qualche metro. Subito intuisce che non si era trattato di un atto vandalico, ma di danni dovuti ad un urto ricevuto da un altro mezzo che poi si era dileguato. Ha così subito chiamato la polizia locale giunta sul posto con agenti e lo stesso comandante Padovani, che capendo quello che era accaduto ha subito avviato le ricerche del fuggitivo.

Nella stessa mattinata, le agenti incaricate, con un'attività certosina, sono riuscite ad individuare il veicolo investitore e lo stesso conducente che era fuggito. Il ragazzo all'interno del comando ha ammesso le sue responsabilità facendo capire che era fuggito perché non aveva la patente che gli era stata revocata nel 2015. Ora dovrà rispondere di varie infrazioni al codice della strada: circolazione a velocità non adeguata, fuga dopo incidente e guida senza patente perché revocata. Un'operazione che premia l'operato del comando e del maggiore.

«Sono soddisfatto per il lavoro svolto – afferma Padovani – perché ritengo deprecabile e gravissima l'abitudine di alcuni soggetti di fuggire dopo gli incidenti. Soprattutto quando ci sono persone ferite. Ricordo che nelle scorse settimane abbiamo denunciato una persona, che, dopo un sinistro con feriti, si è allontanato, senza prestare soccorso e senza fornire le proprie generalità. Poi individuato grazie all'ausilio delle telecamere e che ora dovrà rispondere del reato commesso».