Nella giornata di ieri il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone ha eseguito un decreto di sequestro degli impianti produttivi di una società sita nel comprensorio industriale di Anagni emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Frosinone, che ha accolto le richieste della competente Procura della Repubblica in relazione a violazioni ambientali.

In particolare, i controlli del N.I.P.A.A.F., unitamente a tecnici ARPA LAZIO, hanno accertato che l'attività produttiva della società era priva di regolare Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), così come obbligatoriamente previsto dagli artt. 29 bis e ss. del Codice dell'Ambiente. Non solo ma è stato verificato che la gestione delle acque di prima pioggia non ottemperava alla disciplina dettata dal Piano di Tutela delle Acque Regionale. In particolare risultava l'assenza di impianti idonei a convogliare e trattare le acque di prima pioggia dei piazzali dove avvengono le fasi di carico e scarico del materiale oggetto di produzione.

Per tali motivi è stato denunciato all'A.G. l'amministratore della società, per aver esercitato l'attività produttiva in assenza di regolare autorizzazione, nonché per la violazione delle norme in tema di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia. Continuano, dunque, i controlli del N.I.P.A.A.F. di Frosinone e dell'A.G. su tutta la Valle del Sacco, finalizzati a prevenire e reprimere reati ambientali che funestano il territorio già martoriato da un diffuso ed allarmante inquinamento.