La forza della donne, un premio all'impegno del Ministro Giulia Bongiorno. Una platea attenta di studenti, amministratori e rappresentanti delle forze dell'ordine ha partecipato venerdì mattina, nell'aula magna dell'istituto San Bernardo di Casamari, alla cerimonia di conferimento del prestigioso riconoscimento istituito da Telefono rosa Frosinone. È arrivata a Casamari puntuale, quasi defilata, con quell'umanità di chi madre e donna riesce ad incantare su temi sempre attuali.

A 27 anni è avvocato del leader democristiano Giulio Andreotti, una carriera brillante la sua che dal "delitto di Perugia" passa al processo "Ruby-ter" fino alla giustizia sportiva. Altrettanto eccezionale l'attività politica: dalla Camera dei deputati fino alla nomina a ministro per la pubblica amministrazione nel governo Conte. Nel mezzo, quell'essere donna che emerge nell'attività di difesa, sostegno e assistenza alle vittime di discriminazioni, abusi e violenze. A fare gli onori di casa è stato il senatore Gianfranco Rufa, segretario della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere. A lui e a Patrizia Palombo, presidente di Telefono Rosa, si deve l'istituzione del premio denominato "La forza delle donne".

«La mia è stata una scelta di vita -ha raccontato la presidente Palombo- undici anni fa abbiamo aperto lo sportello a Ceccano. Un cammino fatto di ostacoli, ma anche di soddisfazioni. Di casi ne abbiamo superati 3.000. Non dobbiamo mai abbassare la guardia, anzi continuare a educare le generazioni future al rispetto». Si è parlato anche di "Codice rosso" ieri al San Bernardo, la proposta di legge che vuole rafforzare le tutele processuali delle vittime di reati violenti. Il testo nasce dalla collaborazione tra il ministro Bongiorno e quello della giustizia Alfonso Bonafede e affonda le sue radici in un progetto messo a punto circa un anno fa con la collaborazione di Michelle Hunziker che da anni sostiene le vittime di violenza domestica.

«Ringrazio le autorità presenti -le parole di Giulia Bongiorno- prima di essere ministro ho sempre avuto al centro della mia vita un preciso obiettivo: dare il massimo per cercare di aiutare le donne che sono vittime di violenza. Abbiamo vissuto secoli di legislazione che ci ha massacrate. Si dice che oggi la donna è libera, ma è una libertà virtuale. Credo fortemente nella necessità di lavorare sui ragazzi nelle scuole, nella necessità che le associazioni continuino il loro ruolo e credo sia necessario investire sulla giustizia. Il percorso è solo all'inizio. Abbiamo i diritti sulla carta, dobbiamo ancora tradurli in azioni concrete».

Venerdì, in aula, era presente anche Giovanna, la nonna di Pamela Mastropietro uccisa e fatta a pezzi a 18 anni. A lei è andato il premio di Telefonorosa, una scultura realizzata dal maestro Fausto Roma che rappresenta la Baliaciociara, simbolo di abbondanza e prosperità. Nell'ambito della conferenza, è stata allestita una mostra realizzata dai ragazzi del 5B liceo Artistico "Bragaglia"di Frosinone.