Ragazzina violentata in campagna di notte, prosegue il processo all'ex vicino di casa. Ieri, nell'aula del tribunale di Frosinone sono stati sentiti altri testimoni. Lo scorso 1° settembre, C.B., 49 anni, con l'inganno secondo quanto ricostruito dall'accusa -avrebbe convinto la ragazzina, che doveva passare la serata in compagnia di un'amica, figlia dell'imputato, a uscire in auto.
L'uomo si sarebbe fermato in una zona appartata e lì l'avrebbe violentata in due momenti diversi.

Questo sostiene l'accusa. E questo ieri erano chiamati a confermare i testi indicati dal pubblico ministero. A cominciare dalla ginecologa che ha visitato la ragazzina, subito dopo che era stato denunciato il caso. La dottoressa ha riferito dei lividi rinvenuti sulle cosce della minorenne. Acquisite invece le sommarie informazioni del tecnico di laboratorio. Doveva essere poi sentito un ragazzo, al quale, per primo, la vittima aveva riferito di esser stata violentata. Questi però non si è presentato ed è stato disposto l'accompagnamento coatto per la prossima udienza.
Sentite poi le altre persone che avevano raccolto la denuncia della ragazzina, la zia e la compagna del padre.

Nell'udienza precedente, invece, c'era stato il drammatico racconto della vittima, raccolto in forma protetta dal tribunale, che aveva confermato le accuse nei confronti dell'imputato, difeso dall'avvocato Giuseppe Dell'Aversano. A fine ottobre i carabinieri di Alatri all'uomo avevano notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di violenza sessuale. Lo stesso, peraltro, da qualche settimana era detenuto per aver violato le disposizioni della messa alla prova alla quale era stato ammesso dopo una vecchia condanna. Chiusa l'indagine, ritenuta evidente la prova, la procura aveva deciso di saltare direttamente la fase dell'udienza preliminare chiedendo il giudizio immediato. Prossima udienza a giugno.