La morte per overdose di un quarantottenne avvenuta lo scorso 9 agosto. Da quel tragico episodio sono partite serrate indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Pontecorvo, coordinata dal capitano Tamara Nicolai. Sono stati proprio i militari a ricostruire la fitta rete di spaccio e a risalire a chi avrebbe ceduto quella dose letale. Così, sono finiti nei guai in tre, due uomini e una donna ma a vario titolo. Ieri mattina, all'alba i militari della Compagnia dei carabinieri di Pontecorvo con i colleghi delle stazioni di Arce, Ausonia, Esperia e della Compagnia dei carabinieri di Formia, hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del tribunale di Cassino nei confronti dei tre.

Sono state proprio le serrate attività info-investigative dei militari, coordinati dal pubblico ministero Alfredo Mattei, nell'ambiente illecito cittadino, a permettere di individuare le responsabilità, differenti, dei coinvolti. In particolare, Luca Forte di Pontecorvo, classe 1979, (con precedenti per violazione della normativa sugli stupefacenti), è stato indagato per "detenzioni ai fini di spaccio di sostanza stupefacente", in concorso con gli altri due e per "omicidio colposo e lesioni" come conseguenza di altro delitto poiché dalle indagini sono stati raccolti elementi secondo i quali risulterebbe il "responsabile" della cessione di quella maledetta dose.

Sono stati arrestati anche Marco Fallone, classe 1989, di Pontecorvo e la trentacinquenne pontecorvese Monica Asarsi, domiciliata a Formia, entrambi già gravati da vicende penali per violazione della normativa sugli stupefacenti. Asarsi e Fallone sono stati indagati invece per "detenzioni ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in concorso". Nel corso dell'attività d'indagine condotta dai militari, sono state sequestrate diverse dosi di eroina, che hanno permesso di ricostruire la fitta attività di smercio al minuto realizzata dai tre, che erano soliti rifornirsi nelle piazze di spaccio del litorale domizio, per poi rivendere la "roba" ad acquirenti locali.

I due uomini sono stati condotti nel carcere di Cassino. La donna, invece, è stata portata al carcere di Rebibbia a Roma. A difendere Luca Forte gli avvocati Rosino Di Brango e Simona Petroccione, Marco Fallone è rappresentato dall'avvocato Emanuele Carbone e il legale di Monica Asarsi è l'avvocato Maria Letizia Casale. Per Forte e Fallone gli interrogatori di garanzia dovrebbero tenersi già questa mattina nel carcere San Domenico.