La Cassazione ha respinto il ricorso e un operaio originario di Sant'Andrea del Garigliano è finito in carcere con l'accusa di violenza sessuale. La contestata violenza risale al 2010. In base alla contestazione avanzata nei confronti di F.M., un cinquantaseienne della Valle dei Santi, l'uomo nove anni fa avrebbe violentato una giovane donna del Basso Casertano dove lui si era trasferito sembrerebbe per motivi di lavoro.

La donna (maggiorenne) trovando il coraggio di raccontare la contestata violenza sessuale, denunciò il suo aggressore permettendo così di far partire le indagini a carico dell'uomo (all'epoca dei fatti quarantasettenne), affatto facili. Riscontri certosini affidati all'Arma, che portarono quindi all'apertura di un lungo processo a suo carico. L'uomo, che viveva nel Casertano per lavoro, era intanto tornato nella Valle dei Santi a casa della madre dove nelle scorse ore è stato raggiunto dai carabinieri.

L'attività
Sarebbe stata la decisione della Cassazione che ha respinto il ricorso proposto dall'operaio a sostanziare la misura eseguita dai carabinieri guidati dal maresciallo Nello Cirillo, della Stazione di Mignano Montelungo. I carabinieri hanno infatti raggiunto il cinquantaseienne nell'abitazione familiare nella Valle dei Santi confermandogli che la pena era divenuta definitiva proprio per il rigetto del ricorso. Per l'operaio è scatta la misura della custodia cautelare in carcere ed è stato trasferito al San Domenico di Cassino, dove dovrà scontare sette anni di reclusione per la violenza sessuale denunciata nel Casertano nel 2010.