Un disagio per migliaia di utenti che non sono riusciti neanche a effettuare il prelievo ematico. Il problema è iniziato già martedì mattina quando i computer sono andati in tilt e non è stato possibile inserire i dati ed erogare le prestazioni. Gli utenti e i dipendenti hanno pensato, e sperato, che ieri mattina, al ritorno negli uffici e negli ambulatori dopo la pausa del primo maggio, il sistema avrebbe ripreso a funzionare correttamente. Ma così non è stato e ieri si è creata fin dalle 8 una fila di persone che richiedevano, certificati alla mano, di poter fare le analisi del sangue ma che, davanti all'evidenza e all'impossibilità dei dipendenti di avere accesso al sistema informatico, sono stati mandati via. Qualcuno ha provato ad andare all'ospedale Santa Scolastica, qualcuno addirittura è arrivato alla Casa della Salute a Pontecorvo. Impossibile, il sistema non andava.

Dalla Asl fanno sapere che sono a conoscenza del problema e che si sono attivati immediatamente avviando tutti i controlli necessari per capire cosa fosse accaduto, per intervenire e ripristinare il sistema, ma sembra essere tutto a poto quindi è stata fatta richiesta di riscontro alla Regione Lazio. Il problema potrebbe addirittura essere stato generato dal sistema centrale e quindi deve essere risolto con un intervento mirato. Le tempistiche per la risoluzione del problema non sono conosciute, ma la Asl si sta impegnando al massimo per cercare di offrire una risposta quanto più tempestiva all'utenza del territorio.

Restano i malumori e le proteste di alcuni utenti che, a causa di patologie specifiche o di urgenze, hanno dovuto ovviare al problema rivolgendosi a strutture private e pagando le prestazioni. «Avevo bisogno di fare le analisi del sangue perché devo sottopormi alla seduta di chemioterapia -ha spiegato una donna- qui non si possono fare e così andrò a farle privatamente. Spero che si risolva quanto prima il problema perché per chi deve fare i prelievi ematici spesso come me non può permettersi di pagare ogni volta»