Frosinone ha il suo gay pride. Con poche righe, il comitato organizzatore, ha annunciato che «il capoluogo ciociaro ospiterà la quarta edizione del Lazio Pride il 22 giugno». La manifestazione arcobaleno quest'anno cade nel cinquantesimo anno dal primo Pride a New York. Cinquant'anni fa, infatti, negli Stati Uniti prendevano il via i moti di Stonewall per rivendicare i diritti della comunità gay. Il momento clou della manifestazione, così come accaduto nelle scorse edizioni, è quello che si svolgerà di sabato. Il momento del pride, ovvero dell'orgoglio, attraverso una parata. Il pride, nello specifico, comprende tutte le realtà "arcobaleno".

«Una scelta - spiegano dal comitato organizzatore Lazio Pride - ispirata dalle ragioni fondanti del Lazio Pride, ovvero quello di raggiungere nuove realtà. E per Frosinone sarà una storica prima volta. La pressione dal territorio è stata decisiva nel confermare il capoluogo (Frosinone, a tal proposito, aveva conquistato il primo posto nel contest lanciato via social, ndr).
Sarà un evento rivolto a tutta la Ciociaria spiegano ancora dal Lazio Pride dove Frosinone farà da cardine per intercettare l'orgoglio delle persone Lgbt (lesbische, gay, bisessuali e transgender) dei territori circostanti». La notizia del possibile evento a Frosinone aveva, già in passato, scatenato le reazioni.

Reazioni inevitabili anche adesso con la manifestazione arcobaleno nel capoluogo che è stata confermata proprio dal comitato organizzatore composto da Arcigay Roma, Arcilesbica Roma, Azione Trans, Gay center e Sei come sei. C'è chi è pronto a mobilitarsi per esprimere la propria contrarietà. «Rispetto alla notizia di veder sfilare nelle strade di Frosinone il Lazio Pride ha affermato Daniele Massa, presidente provinciale di Gioventù Nazionale - esprimiamo a gran voce la contrarietà più assoluta. Con la scusa dei diritti negli anni è stata fatta propaganda.Il nostro appello è rivolto al sindaco di Frosinone affinché non renda protagonista di questa manifestazione la città capoluogo della nostra provincia. Ci mobiliteremo per esprimere il nostro dissenso».

Un "no" alla manifestazione per le strade del capoluogo è stato espresso anche da Marco Tuccillo, segretario Forza Nuova Alta Terra di Lavoro e Sud Ciociaria. L'esponente di Fn si dice «per la famiglia tradizionale» e sottolinea che «non c'è contrarietà nei confronti delle persone omossessuali. C'è contrarietà, invece, nei confronti dell'evento perché rappresenta soltanto una "carnevalata". E ci attiveremo per opporci». Sul tema Fernando Incitti, coordinatore provinciale di Casapound, evidenzia che «ognuno è libero di vivere la propria sessualità come vuole e ognuno è libero dimanifestare,anche seinquesto caso non ce ne sarebbe bisogno perché non vedo discriminazione in Italia. Questo tipo di manifestazione,impostata in questo modo, rappresenta solo un'ostentazione». Ma Frosinone potrebbe non essere l'unico centro ad ospitare il Pride. Dal comitato organizzatore, nella stessa nota, non escludono infatti che anche «Latina e Ostia possano ospitare in una data successiva al 22 giugno un ulteriore Pride».

Tra le reazioni anche quelle che hanno accolto in maniera positiva la manifestazione nel capoluogo. Tra questi il Collettivo Ugualmente, associazione che si occupa delle tematiche del mondo lgbt+. Dal Collettivo hanno accolto "con sorpresa che la nostra provincia è stata scelta per il lazio pride 2019. Noi del collettivoUgualmente lavoriamo ogni giorno per i diritti della comunità lgbt+ e contro ogni forma di discriminazione quindi non potremo che essere presenti in piazza il 22 giugno". Soddisfazione per il Lazio Pride nel capoluogo è stata espressa anche dalla formazione politica Possibile.