Sembra non avere fine la triste vicenda che avvolge la morte del piccolo Gabriel Feroleto, ucciso il 17 aprile. Mercoledì prossimo gli uomini del Ris torneranno nella casa dove il piccolo di due anni e quattro mesi viveva con la madre, Donatella Di Bona, che ha confessato l'omicidio del figlio, e la nonna materna. I carabinieri del Ris effettueranno un esame tecnico irripetibile nell'abitazione alla ricerca di qualche elemento che possa aiutare nella ricostruzione di quei tragici momenti che portarono alla morte del bambino. Diverse le incongruenze: sugli orari, prima di tutto. Ma anche sui luoghi, sulle ricostruzioni, sui possibili moventi.

I legali dei due indagati, l'avvocato Luigi D'Anna per Feroleto e gli avvocati Lorenzo Prospero e Chiara Cucchi per Donatella Di Bona, hanno presentato istanza al Riesame: il primo lunedì 29 aprile, i secondi venerdì 26. L'udienza è fissata per lunedì 6. Come sottolineato dall'avvocato D'Anna, ancora molti gli aspetti da valutare: prima di tutto l'orario preciso della morte del piccolo Gabriel. La testimonianza di una vicina di casa, infatti, posticiperebbe l'orario del decesso rispetto a quello ipotizzato finora. Ma al momento si resta solo nel campo delle ipotesi. Solo l'autopsia spazzerà ogni dubbio.

Consulente della mamma di Gabriel, Donatella Di Bona, sarà il professore Carmelo Lavorino. Per Nicola Feroleto, invece, la dottoressa Roberta Bruzzone: proprio loro, i criminologi di fama nazionale, coadiuveranno le difese nella ricostruzione della scena del crimine e dei momenti che hanno preceduto la morte del piccolo. Un lavoro portato avanti con grande impegno dai militari della Compagnia di Cassino guidati dal capitano Mastromanno, insieme a quelli del Comando Provinciale coordinati daltenente colonnello Gavazzi, agli ordini del colonnello Cagnazzo.