Nuova ordinanza emessa ieri dal dirigente Pio Porretta in merito ai lavori relativi alla realizzazione di un'antenna per le comunicazioni in via Cellaro. Ieri mattina, come si era detto durante il consiglio comunale di lunedì sera, i vigili urbani sono andati in loco per constatare la situazione. E dal Comune è arrivato il veto al proseguimento dei lavori con decadenza immediata.
L'architetto Porretta, reputando che la mancanza del titolo abilitativo edilizio per la realizzazione della strada di servizio non consente di ritenere formato il silenzio assenso alla richiesta di autorizzazione presentata, ha ritenuto necessario sospendere anche i lavori in corso per la costruzione dell'impianto, oggetto di separato titolo amministrativo. Questo dopo la relazione della polizia municipale e vista la precedente ordinanza del 5 aprile scorso di sospensione dei lavori di realizzazione di una strada con imbrecciamento per il tratto dal sito d'intervento all'innesto di via Cellaro.
L'architetto ha ovviamente anche preso atto che, durante l'ultima assise cittadina, era stata segnalata la continuazione dei lavori per la realizzazione dell'infrastruttura di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici. Ricordiamo che l'argomento trattato durante il consiglio comunale, ha surriscaldato molto i consiglieri comunali d'opposizione presenti in aula che, nei vari interventi, hanno espresso dubbi e perplessità. «Le persone residenti nelle zone interessate dai lavori sarebbero esposte alle onde ventiquattr'ore al giorno. A Sora sono presenti dieci antenne, con queste due arriviamo a dodici. Qualcosa si poteva fare e si può fare, anche se la legge facilita i gestori di telefonia», ha detto il consigliere Fabrizio Pintori.
Il consigliere Antonio Farina ha parlato di una macchina amministrativa scandalosa. «Dal 5 di aprile, data della prima ordinanza, i lavori non hanno avuto mai un fermo. Poi dopo la descrizione della realtà dei fatti, durante il consiglio di lunedì, l'ente ha mandato i controlli. Nelle ultime ore è stata emanata una nuova ordinanza, ma il messo comunale per notificarla era assente e quindi tutto slitta al suo rientro -ha concluso Farina- E in via Cellaro, con i residenti contrari, si continua a lavorare. È una vergogna. I sorani vanno tutelati»