Stalking, incendio e lesioni aggravate. Sono i reati per i quali rischia di subire un processo l'ex convivente. Stando alle accuse mosse dalla procura del capoluogo a carico di un frusinate di 59 anni, la sua ex sarebbe rimasta vittima di una serie di episodi violenti nel periodo tra agosto e ottobre del 2018 tra Frosinone e Pofi.

L'uomo, che comparirà a luglio davanti al gup, assistito dall'avvocato Antonio Ceccani, è accusato di aver minacciato la donna dicendole "ti ammazzo" o "ti stacco la testa", seguendola sul posto di lavoro e negli spostamenti, telefonandole dalle dieci alle venti volte al giorno, e costringendola di fatto a rifugiarsi in casa del figlio e a cambiare le proprie abitudini di vita. Da tali episodi la vittima sarebbe stata colpita da una grave stato d'ansia.

Lo stesso è accusato anche di aver incendiato delle cassette di legno nei pressi dell'abitazione della donna con lo scopo di danneggiarla e di averla colpita con un pugno all'occhio e alla testa. In tal modo le avrebbe provocato delle lesioni gravi, ovvero un trauma cranico e un trauma facciale. Dopo la denuncia della donna è stata aperta un'inchiesta e ora è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per l'uomo che sarà vagliata dal gup nell'udienza del 19 luglio.