Di amianto si continua a morire. Anche in provincia di Frosinone. All'indomani della giornata mondiale delle vittime dell'amianto, l'Osservatorio nazionale amianto ha diffuso i dati per la Ciociaria.

Il centro operativo regionale del Lazio ha censito per la provincia di Frosinone 70 casi di mesotelioma nei confronti di 53 uomini e 17 donne. Secondo l'Osservatorio «Sono stati registrati a Frosinone 8 casi, a Cassino 7 casi, a Ferentino 6 casi, a Castrocielo, Ceccano e Piedimonte San Germano 3 ognuno. Nel Lazio sono stati registrati 1229 casi. Il settore più colpito è quello edile (34% dei casi). Segue l'industria metalmeccanica (15,7), difesa (7,2), cantieri, movimento merci (6,1). Industria chimica, plastica, e gomma 4,7».
Il centro rilevamento dei dati dell'Ona segnala altri «venti casi di mesotelioma alla data del 31 dicembre 2018, per un totale di 90 casi, purtroppo tutti mortali».
Secondo l'Osservatorio, tuttavia, «il mesotelioma è solo la punta dell'iceberg, poiché l'amianto provoca anche il tumore al polmone (il doppio dei decessi rispetto al mesotelioma), tumore della laringe, delle ovaie, dello stomaco, del colon».

Secondo l'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio nazionale amianto, «oltre all'asbestosi, possiamo stimare che in Ciociaria la fibra killer abbia provocato circa 500 decessi nel periodo dal 2001 al 2018. La maggiore incidenza dei casi di patologie asbesto correlate si riscontra tra i dipendenti dell'ex Cemamit (bonificata solo tra il 2017 e il 2018) di Ferentino il cui sito è rimasto per anni in stato di abbandono.

I dipendenti ex Cemamit sono deceduti per asbestosi oltre che per mesotelioma e tumore polmonare. Un'alta incidenza di malattie asbesto correlate si riscontra tra i dipendenti dell'ex Videocolor e della cartiera di Ferentino. Un'alta incidenza di mesotelioma e patologie asbesto correlate si riscontra anche fra i dipendenti dell'ex Snia Viscosa (Anagni/Colleferro). Altri casi sono stati censiti tra coloro che hanno lavorato nelle officine dell'Atac e nel settore ferroviario».
L'Ona è presente in provincia di Frosinone con Giovanni Carini operaio dell'ex Cemamit, e svolge attività di assistenza attraverso lo sportello online, raggiungibile dal sito www.osservatorioamianto.com.