Guasto a un locomotore, il treno si ferma sulle rotaie poco prima di Piedimonte e i viaggiatori restano "intrappolati" nei vagoni. Ennesima odissea, quella dei pendolari della Roma-Cassino, che ieri mattina alle 12.45 hanno preso il treno per la città martire. Stando alla tabella di marcia, l'arrivo era previsto per le 14.45. E invece, a causa di un guasto, sono rimasti nelle lamiere cocenti di un anomalo 25 aprile (con temperature record) nelle campagne cassinati. Ancora non è chiaro a cosa sia dovuta l'improvvisa rottura del locomotore. Poco prima dell'arrivo, in territorio di Piedimonte, il blocco.

In prima battuta i pendolari sono rimasti con finestrini e porte serrati (nel rispetto del protocollo sulla sicurezza). Poi, come  affermato dal personale, è stato possibile sbloccare qualche finestrino e si è provveduto a distribuire bottiglie d'acqua ai malcapitati. Atteso l'arrivo di un convoglio sostitutivo, i pendolari sono riusciti ad essere a casa non prima delle 16.30.
E sui social è montata la polemica.

Non è certo la prima volta che i pendolari cassinati debbano misurarsi con ritardi anche importanti o con caldo asfissiante in estate e carrozze gelate in inverno. «Carro bestiame ecco cosa siamo!» aveva scritto sul suo profilo Facebook solo un mese fa una viaggiatrice che fa parte di un gruppo di pendolari della Roma-Cassino: alla base della protesta, l'interruzione di un tratto di circolazione ferroviaria e disguidi importanti.