Il Comune con il supporto dell'Assessorato all'ambiente ha aderito, senza oneri per le casse comunali, al progetto di ricerca e prevenzione "EcoFoodFertility" finanziato dal Ministero della salute. Si tratta di uno studio che coinvolge importanti istituzioni, università, strutture ospedaliere ed enti di ricerca, e che sta delineando un nuovo modello per la valutazione dell'impatto ambientale sulla salute umana e per la prevenzione primaria nelle aree a rischio.

Uno studio interdisciplinare, multicentrico, di biomonitoraggio umano integrato, volto a valutare l'influenza dell'ambiente, dell'alimentazione e dello stile di vita sulla salute dell'uomo. Autore e coordinatore del progetto pilota è Luigi Montano, uroandrologo all'ospedale di Oliveto Citra, esperto in patologia ambientale e presidente della Società italiana di riproduzione umana (Siru).

Secondo dati recenti, il liquido seminale sembra essere il fluido ideale per valutare in modo precoce e affidabile l'impatto ambientale sulla salute umana (Seme sentinella ambientale e della salute) e la sua analisi permette di risalire alla concentrazione di contaminanti ambientali presenti nell'organismo e contestualmente misurarne gli effetti diretti sugli spermatozoi.

«Questa amministrazione ha sempre mostrato una spiccata sensibilità rispetto alle problematiche ambientali che affliggono il territorio. Diverse le richieste di aiuto che il Comune, tramite il mio assessorato, ha inviato alla Regione Lazio - esordisce l'assessore Alessandro Savoni - Sosteniamo da sempre l'importanza della prevenzione, troppo spesso non debitamente considerata anche a causa delle ristrettezze economiche in cui molti Comuni versano, situazione che si ripercuote sull'impossibilità di effettuare controlli adeguati».

«Un trend, questo, italiano che ci ha spinto a realizzare nel corso del tempo svariate giornate di visite gratuite dedicate alla prevenzione di diverse patologie. Ricordiamo ad esempio la giornata di prevenzione organizzata da Apaim (Associazione pazienti prevenzione melanoma) e patrocinata dal Comune, durante la quale sono state effettuate più di trecento visite dermatologiche e diagnosticati diversi melanomi, oppure la giornata di prevenzione del tumore al seno - commenta la consigliera Federica Aceto - Ben vengano gli interessantissimi convegni come quello della consigliera Maliziola e gli incontri in cui si affrontano tematiche note ormai da tempo e che troppo spesso viviamo da molto vicino, ma ad oggi questo territorio necessita di azioni concrete mirate alla diffusione della cultura della prevenzione delle diverse patologie legate anche a questo inquinamento che siamo costretti a subire da decenni».

Il territorio è ad alto impatto ambientale e la prevenzione sembra essere l'unica arma a disposizione in grado di preservare la fertilità dell'individuo e di prevenire patologie cronico-degenerative come l'ipertensione e il cancro. «Ho avuto modo di venire a conoscenza di questo progetto di ricerca di cui il dottor Montano mi ha spiegato i dettagli - spiega la consigliera Antonella Del Brocco - Nello specifico, lo studio si propone di valutare, seguendo un rigido protocollo scientifico, il danno biologico precoce a carico del liquido seminale di maschi sani essendo gli spermatozoi estremamente sensibili alle noxa ambientali, e di promuovere un intervento di protezione e dunque detossificazione, attraverso determinati approcci nutrizionali, al fine di identificare un nuovo modello di prevenzione utilizzabile dalle popolazioni che vivono in aree ad alto impatto ambientale.

Potranno partecipare allo studio i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 22 anni, non fumatori, i quali avranno la possibilità di sottoporsi a uno screening assolutamente gratuito: sono previsti esami tossicologici di sangue e seme per verificare l'eventuale presenza di diverse sostanze quali metalli pesanti, parabeni, idrocarburi, diossine, pesticidi, flatati e nanoparticolato», spiega Del Brocco che ha messo a disposizione dell'associazione, a titolo assolutamente gratuito, i locali e il personale del Laboratorio analisi centro polispecialistico Clinimed.

«Si procederà alla "bonifica dell'uomo inquinato": i partecipanti dovranno seguire, per un periodo di tempo dettato dal protocollo, una dieta ricca di alimenti antiossidanti per valutare, se e quanto efficientemente, questa sia grado di riparare gli eventuali danni prodotti dallo stress ossidativo innescato dall'esposizione agli inquinanti ambientali - conclude Del Brocco - Spero in una partecipazione attiva e massiva dei giovani a quest'iniziativa che rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio»