Era salito sul treno regionale veloce a Roma per Frosinone con un biglietto che copriva solo una parte del percorso. Quando è stato scoperto dal capotreno non ha voluto sentire ragioni.
Così dal treno è stata chiamata la polizia. A Frosinone gli agenti della polfer gli hanno intimato di scendere, ma ha opposto resistenza passiva. Quindi, a terra si è opposto in tutti i modi al fotosegnalamento. A quel punto è stato necessario anche l'intervento di una volante. Alla fine ci sono voluti quattro agenti per calmare e ammanettare Michael Okolie, 24 anni, nigeriano, senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora.

Tre agenti sono rimasti feriti, colpiti a calci e pugni dall'uomo: hanno subito lesioni per cinque giorni di prognosi ognuno. Okolie, difeso dall'avvocato Luigi Tozzi, e con l'assistenza di un interprete di lingua inglese, è comparso ieri mattina davanti al giudice Francesco Mancini per l'udienza di convalida per rispondere dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il nigeriano ha ammesso di esser stato arrestato il mese scorso per lo stesso motivo e di aver più volte dichiarato dati anagrafici diversi: ieri ha detto di esser nato nel 1995, ma negli atti processuali risulta il 1997. Ha spiegato di vivere a Frosinone e di aver perso il permesso di soggiorno che aveva ottenuto in un centro d'accoglienza di Foggia. Ha affermato di essersi divincolato perché non voleva che gli agenti lo facessero scendere dal treno. Ma non ha saputo giustificare la sua reazione violenta nei confronti dei poliziotti.

Al termine dell'udienza il pubblico ministero Marzia Uras ha chiesto la custodia cautelare in carcere in attesa del processo anche per evitare la commissione di altri reati dello stesso genere.
Il giudice Mancini dopo aver convalidato l'arresto ha disposto la permanenza in carcere di Okolie per il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, tenuto conto del fatto che è senza documenti e senza dimora. A quel punto, l'avvocato Tozzi ha chiesto i termini a difesa e ha preannunciato il ricorso al rito abbreviato per definire la causa.