Ai raggi X i telefonini degli indagati per gli anabolizzanti. La procura di Frosinone ha disposto nei confronti degli indagati degli accertamenti sugli smartphone sequestrati. Il consulente incaricato dal sostituto procuratore Barbara Trotta titolare dell'inchiesta, dovrà estrarre copia del contenuto dei telefonini, in modo particolare per ricercare messaggi, file, documenti e tracce di contatti tra le parti o anche con terzi che possano avere rilevanza con l'indagine. L'inchiesta è nata casualmente, da una tentata estorsione.

Otto persone, tra cui una donna sono indagati dalla procura di Frosinone per utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti e ricettazione. Nel mirino sono finiti giovani culturisti residenti a Frosinone, Alatri, Monte San Giovanni Campano, Sora, Ferentino, Fumone e Guarcino frequentatori di palestre.
Nelle scorse settimane, i carabinieri della compagnia di Alatri e del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Latina, coordinati dal comandante provinciale colonnello Fabio Cagnazzo, avevano eseguito diverse perquisizioni sequestrando diverse confezioni di prodotti vietati, soprattutto steroidi.

Secondo gli elementi raccolti nel corso dell'indagine, i farmaci dopanti venivano acquistati su internet nell'Europa dell'Est. In alcuni casi era un modo per gli atleti di dividersi le spese e conseguentemente i prodotti in vista delle gare da affrontare, in altri casi, invece, gli investigatori sospettano delle cessioni ad altri culturisti. I farmaci sequestrati, stando alle accuse, non sono acquistabili legalmente in Italia né tantomeno prescrivibili.

L'indagine è nata da un arresto per estorsione. I carabinieri della compagnia di Alatri decidono di approfondire ed effettuano una perquisizione domiciliare a carico di un venticinquenne arrestato e lì trovano farmaci dopanti subito sequestrati.
A quel punto i militari dell'Arma si mettono a indagare per cercare di ricostruire il giro di sostanze dopanti. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Antonio Ceccani, Marco Maietta, Luigi Tozzi, Alessandro Loreto e Angelo Testa.