Un furto degno di un giallo di Agatha Christie: portone d'ingresso del palazzo comunale sfondato, un computer rubato dalla stanza del segretario comunale e tentativi di effrazione di porte di altri uffici. Un episodio che porta nuovamente l'ente di piazza Matteotti al centro dell'attenzione dopo gli arresti della Dda per il project financing del cimitero. Gli ignoti sono entrati in azione nella notte tra martedì e ieri; non si può escludere che fossero in cerca di carte e documenti, ma non sono riusciti nel loro intento.

Un sospetto che viene naturale alla luce della recente vicenda dell'indagine portata avanti dalla Dda, che ha portato all'arresto di quattro persone, tra cui il consigliere dimissionario Pio Riggi. La porta principale del Comune, all'arrivo dei dipendenti per prendere servizio, è stata trovata spalancata. Appena entrati al secondo piano hanno trovato le macchinette scardinate, anche se non mancavano le monete. Dirigendosi, poi, verso gli uffici, hanno visto la porta della stanza del segretario comunale aperta. Stanza da dove hanno rubato un computer.

L'ignoto o gli ignoti in azione hanno tentato di aprire anche le porte di altri uffici, ma non sono riusciti nel loro intento.
Probabilmente qualcosa o qualcuno li ha disturbati, forse il timore di essere scoperti da una pattuglia di carabinieri che transitava nel centro storico. Non si può escludere che il loro obiettivo, forse, e su questo stanno indagando i carabinieri coordinati dal capitano Giovanni Camillo Meo, che hanno avviato tutti gli accertamenti del caso per fare luce sull'accaduto, era quello di entrare in possesso di materiale importante.

Prima di andare via l'attenzione del ladro o dei ladri si è indirizzata verso i distributori automatici presenti al secondo piano del palazzo comunale, tanto che le macchine ieri mattina presentavano segni di scasso, anche se pure, in quel caso, nulla pare sia stato portato via. Con ogni probabilità si è trattato di un diversivo da parte dei malviventi. Intanto, dopo quanto accaduto, molti cittadini, soprattutto sui social, hanno sottolineato la necessità di installare telecamere nei punti sensibili, o quantomeno, di mettere in funzione quelle già installate.